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Da Bruxelles Monti promette all'Europa:
"Saremo incisivi sull'azione di governo"

Il premier incontra Barroso e Van Rompuy: "Rispetto allʼesecutivo precedente lʼItalia andrà più a fondo nelle riforme istituzionali"

"Lo sforzo mio e del mio governo sarà di mettere l'Europa al centro dell'attività dell'esecutivo".

Il premier Mario Monti lo annuncia dopo aver incontrato il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e il presidente permanente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. "Contribuiremo il più possibilo allo sviluppo armonioso dell'Ue", ha detto, aggiungendo che "rispetto al governo precedente andremo più a fondo nelle riforme istituzionali".

Da Bruxelles Mario Monti ha dunque riaffermato il suo europeismo convinto: "L'Europa non ci dà dei vincoli, l'Europa è nata per risolvere i problemi che possono gravare sulle spalle dei giovani in futuro". "Il nostro sforzo - ha aggiunto - non è un adempimento burocratico. Tutto quello che facciamo ci serve per migliorare".

Eurobond tra "possibile soluzione" e "rischio elusione"
A Bruxelles si è tornati a discutere di Eurobond, sui quali Van Rompuy ha detto che "alla lunga saranno la soluzione", mentre Monti ha sottolineato che la loro creazione non dovrebbe essere "elusiva della disciplina fiscale". "So che si tratta di una questione delicata - ha detto al riguardo Van Rompuy, - ma sul lungo periodo è necessario guardare a opzioni di vasta portata", come appunto l'adozione degli Eurobond, che "preferisco chiamare una parziale mutualizzazione del debito".

Il presidente del Consiglio Ue ha poi annunciato che la questione sarà anche menzionata nel suo rapporto per il rafforzamento della governance economica dell'Eurozona che sarà presentato al vertice Ue di dicembre. Insomma, non una soluzione immediata della crisi del debito in Europa, perché per arrivarci, ha continuato Van Rompuy, "serve più integrazione" che si può ottenere "con un processo per passi successivi come è stato per la costruzione dell'euro". Monti ha puntualizzato la sua visione degli Eurobond dicendo che devono essere intesi come uno strumento che "possa contribuire a fare del mercato una forza più stabile per disciplinare i bilanci pubblici".

"Rispettare gli impegni"
Monti ha poi indicato "l'intenzione di rispettare gli impegni" finanziari ma ha spiegato di non aver trattato in modo specifico la questione del pareggio di bilancio nel 2013. La questione, ha aggiunto, sarà discussa nell'incontro di venerdì con il commissario europeo Olli Rehn.

"Programma del governo precedente punto di partenza"
Sicuramente, ha aggiunto il presidente del Consiglio, "il programma indicato dal governo precedente durante il summit (del 26 ottobre, ndr) sarà il punto di partenza". Poi ha affermato di voler procedere "incisivamente con le riforme strutturali". Ci sarà "continuità" sul lato del consolidamento di bilancio rispetto al governo passato, "ma ci sarà maggiore attenzione alla crescita, alle riforme strutturali e alla ricerca del consenso in Parlamento e fra le forze sociali" ha proseguito il premier Mario Monti da Bruxelles.

"Serve una ristrutturazione urgente di Eurolandia"
Per Monti poi, in Eurolandia servono "interventi urgenti e alcune ristrutturazioni". Al proposito il premier italiano ha auspicato una "maggiore partecipazione" di Roma, rispetto al passato, in cui ci sono stati "alti e bassi", alla "elaborazione del futuro dell'Europa. "Le occasioni - ha detto il presidente del Consiglio - non mancano".

Barroso: "Per Italia sfide enormi ma superabili"
L'Italia "ha davanti sfide enormi ma superabili" anche se resta in una "situazione difficile" ha aggiunto dal proprio canto Barroso, al termine dell'incontro con il premier Monti. L'uscita dell'Italia dalla crisi "non è uno sprint, ma una maratona" si è espresso ancora. "Gli occhi dell'Europa e di tutto il mondo sono puntati sull'Italia. L'Italia è nel cuore di tutti noi" ha affermato esprimendo la sua "piena fiducia in Monti che "ha l'autorità per guidare l'Italia".

Le tre condizioni della Ue all'Italia per superare la crisi
Il presidente della Commissione Ue ha poi indicato all'Italia tre condizioni per uscire dalla crisi: determinazione nell'applicazione delle misure annunciate, sforzo per mantenere un avanzo primario, interventi per aumentare il potenziale di crescita dell'Italia.

Dopo l'incontro con Van Rompuy e con Barroso, mercoledì Monti sarà a Strasburgo per l'atteso vertice con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Italia, Germania e Francia dovranno trovare, probabilmente, una linea comune per uscire dalla crisi internazionale che sta colpendo, uno a uno, i membri storici del Vecchio Continente. Si parlerà di eurobond, di pensioni, e molto altro. "Mi hanno chiesto un contributo di idee per la soluzione dei problemi dell'euro", aveva detto Monti commentando il vertice a tre.

"Vertici ristretti saranno un'eccezione"
Tuttavia, incontri "a meno di 27 e 17" come quello con Germania e Francia di Strasburgo saranno una eccezione per Monti perché il suo "sforzo continuo sarà di sviluppare il più possibile" il metodo comunitario che vede al centro Commissione, Parlamento e tutte le altre istituzioni Ue. Ciò in quanto la sua visione dell'Europa "coincide con la visione tradizionale dell'Europa" e cioè quella di seguire il "metodo comunitario".

Rehn e la Bundesbank scommettono su Monti
Intanto, da Berlino il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, si è detto "fiducioso che con le politiche giuste l'Italia possa superare l'attuale perdita di fiducia dei mercati". Positivo anche il presidente della Bundesbank Jens Weidmann,membro del consiglio direttivo della Bce. "L'Italia ha una struttura economica solida ma molta fiducia nella politica è andata perduta" ha affermato insistendo sull'importanza di un Parlamento "affidabile e costante".

La telefonata di Obama
Sempre in ambito estero, da registrare la telefonata del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, allo stesso Monti. Nel corso della conversazione Obama ha espresso a Monti la "piena fiducia nella solidità dell'Italia".