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Comunali, Moratti accusa Pisapia:ladro d'auto

Il candidato del Pd: "Eʼ tutto falso, solo una calunnia". E querela il sindaco di Milano

Ansa

Confronto dai toni accesi tra i candidati sindaco di Milano, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia nel faccia a faccia pre-elettorale.

Ai microfoni di Sky, il sindaco uscente ha accusato Pisapia di essere stato condannato in passato per il furto di un veicolo. "E' solo una calunnia - ha replicato l'esponente del Pd -, sono stato vittima di un errore giudiziario". Pisapia ha poi querelato la Moratti per diffamazione aggravata.

"La Moratti ha detto il falso sapendo di dire il falso e di diffamarmi: così non si fa la campagna elettorale. I milanesi capiranno che chi è bugiardo continuerà ad esserlo come è stato in questi anni".

Pisapia: vittima di un errore giudiziario
"Letizia Moratti ha fatto una cosa vergognosa - ha spiegato Pisapia - strumentalizzando il fatto di essere l'ultima ad avere diritto di parola: ha fatto dichiarazioni assolutamente false sul mio conto, sono stato vittima di un errore giudiziario, riconosciuto da una sentenza che mi ha assolto per non aver commesso il fatto, quando ancora c'era addirittura la formula dell'insufficienza di prove. Milano non merita un sindaco che usa questi metodi che non sono degni di una città come Milano".

A fine incontro nessuna stretta di mano tra i due candidati
Il fair play non ha trovato spazio nel confronto elettorale tra i candidati sindaco di Milano Giuliano Pisapia e Letizia Moratti. Il faccia a faccia tra i due, andato in scena negli studi di Sky e in onda mercoledì pomeriggio alle 16, si è infatti concluso senza la stretta di mano tra i due, dopo che la Moratti ha ricordato che il suo avversario, in gioventù, era stato condannato per furto d'auto, notizia smentita dall'avvocato.

Pisapia querela la Moratti
Giuliano Pisapia ha querelato la Moratti per diffamazione aggravata, riferendosi appunto alle affermazioni del sindaco nel confronto televisivo. "E' evidente che Letizia Moratti è disperata - si legge nella nota diffusa dallo stesso candidato del Pd -. Fidandosi di qualche manina sporca che fabbrica dossier ad arte è incappata in un clamoroso errore. Ha diffamato Giuliano Pisapia alla fine della registrazione del confronto su Sky Tg24, pensando di approfittare come in un agguato del diritto di parlare per ultima". Carte alla mano, Pisapia contesta l'accusa rivoltagli dall'avversaria: "Letizia Moratti ha accusato Giuliano Pisapia di essere responsabile di un furto, citando una sentenza della Corte d'Assise, che dichiarava il reato estinto per amnistia. Nonostante l'amnistia, Giuliano Pisapia presentò appello, accolto. La III Corte d'Assise d'Appello di Milano presieduta dal dott. Luigi Maria Guicciardi nel procedimento n.76 del 1985 ha assolto Giuliano Pisapia per non aver commesso il fatto". Pisapia ha citato direttamente la sentenza nel passaggio: "In conclusione non vi è prova - né vi sono apprezzabili indizi - di una partecipazione del Pisapia, sia pure solo sotto il profilo di un concorso morale, al fatto per il quale è stata elevata a suo carico l'imputazione di furto, dalla quale l'appellante va pertanto assolto per non aver commesso il fatto". "Tale sentenza di assoluzione con formula piena - ha concluso - è passata in giudicato ed è quindi definitiva".

Moratti: "Pisapia non  è un moderato"
"La storia di Pisapia non è quella di un uomo moderato". A ribadirlo è stata Letizia Moratti, in una conferenza convocata per chiarire la sua posizione dopo le accuse rivolte allo sfidante Giuliano Pisapia in un confronto televisivo. "Io ho inteso dire - ha aggiunto Moratti - che il contesto politico in cui si muoveva Giuliano Pisapia era quello attestato dalla magistratura di primo grado". Il sindaco di Milano ha poi tenuto a precisare che la sua esternazione non voleva entrare nel merito della vicenda giudiziaria, ma fare "una valutazione politica" per marcare la differenza tra il suo itinerario personale di moderata e quello di Pisapia.

Bersani: "La Moratti si è sparata sui piedi"
"La signora Moratti è disperata: ha estratto la pistola e si è sparata sui piedi". Così il segretario del Pd a Milano per presentare le proposte del partito sulla crescita e lo sviluppo, ha commenbtato il faccia-faccia tra l'attuale sindaco di Milano e il candidato del centrosinistra alle amministrative che si svolgeranno il 15 e il 16 maggio nel capoluogo lombardo.