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Berlusconi ricorda Wojtyla: "Era un uomo straordinario, mi diceva come governare"

Il premier poi bacchetta il Parlamento: "Non si dovrebbero fare leggi non cristiane"

Ansa

Papa Giovanni Paolo II "era un uomo straordinario".

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un'intervista a Studio Aperto. Il premier, riguardando le foto del Pontefice, ha ammesso di provare una "grande commozione a ripercorrere il passato". Wojtyla, ha aggiunto Berlusconi, era un "comunicatore naturale che diffondeva un messaggio di forza, coraggio e speranza. Tutti si aspettavano la sua beatificazione".

"Un mio ricordo sul Papa è difficile da estrarre dai tanti che si affastellano nella mente nel periodo in cui ho avuto modo di incontrarlo diverse volte da presidente del Consiglio. Direi però che il più commovente è quando gli portai mia madre, fu un incontro lungo, quasi mezzora in cui mia madre gli raccontò la storia della mia vita, quello che avevamo passato e la mia infanzia e finì col chiedergli, da madre, di proteggermi nei momenti difficili che affrontavo essendo alla guida del Paese. In tutti gli altri incontri il Papa mi chiedeva sempre notizie di mia mamma e mi diceva di portarle e la sua benedizione".

Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, in un'intervista al Tg4, ricordando Papa Giovanni Paolo II in vista della beatificazione. "Quello - prosegue il premier - è il ricordo che mi commuove di più perché mia madre per me è importantissima così come il Papa che è importante per tutti anche per il suo ruolo storico". Infine il Cavaliere ricorda che in ogni incontro con il Pontefice "gli parlavo anche dei problemi in cui ero coinvolto come premier chiedendo cosa ne pensasse ed il Papa mi dava sempre indicazioni che partivano dalla sua grande esperienza e da un'acuta intelligenza che aveva in ogni settore".

"Non si dovrebbero fare leggi non cristiane"
Berlusconi ha poi fatto, in un'intervista al Gr1, un'intervento sul Parlamento dicendo che non dovrebbe mai varare "nessuna legge contraria e negativa" rispetto ai valori della tradizione cristiana. Il premier, ricordando la figura di Papa Giovanni Paolo II, sostiene che "la politica può introdurre nel proprio ordinamento giuridico norme che non siano in contrasto con tradizione cristiana: ed è quello che stiamo facendo adesso in Parlamento con la legge sulla bioetica".