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Salta mediazione riforme, Renzi: non molloScatta "Canguro": via 1.400 emendamenti

Boschi: "Non cediamo a ricatto ostruzionismo, andiamo avanti". Migliaia di emendamenti bocciati col "Canguro". Protesta in aula, sospesi i lavori. Al termine della seduta rissa sfiorata a Palazzo Madama tra i senatori del Pd e i grillini

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Saltata la mediazione tra Pd, M5S e Sel sul ddl costituzionale in Senato sono cominciate le votazioni e anche le ostruzioni sulle riforme. In serata è arrivato anche il commento di Renzi: "Gli italiani vogliono le riforme, non mollo. Quelle di oggi sono sceneggiate di senatori che temono di perdere la poltrona". Anche la Boschi tira dritto: "Non cediamo ai ricatti".

Salta mediazione riforme, Renzi: non molloScatta "Canguro": via 1.400 emendamenti

Fallito dunque il tentativo di mediazione avviato sulla base della proposta di Vannino Chiti. L'Aula del Senato ha così ripreso a votare gli emendamenti al ddl costituzionale. Le votazioni sono ripartite dall'emendamento 1.1 a firma di Sel, che è stato respinto.

Renzi: "Qualcuno teme di perdere la poltrona, io vado avanti" - "Gli italiani ci hanno chiesto di cambiare un sistema politico che non funziona più. Noi manteniamo la promessa, senza paura e senza mollare". Lo scrive in serata sul proprio profilo di Facebook il premier Matteo Renzi "Stiamo facendo le riforme perché la politica e i politici devono cambiare - aggiunge -. E le sceneggiate di oggi dimostrano che alcuni senatori perdono tempo per paura di perdere la poltrona". "Noi andiamo avanti e alla fine saranno i cittadini con il referendum a giudicare chi avrà ragione e chi torto. La nostra determinazione è più forte dei loro giochetti. Andiamo avanti pronti a discutere con tutti ma non ci faremo mai ricattare da nessuno", conclude Renzi.

Boschi: "Non cediamo a ricatto ostruzionismo" - "Noi ci siamo dichiarati aperti ad un confronto, disponibili, ma non possiamo cedere al ricatto dell'ostruzionismo. Con calma, andremo avanti, perché gli italiani ci hanno chiesto di cambiare e noi lo faremo". Ha detto il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. "Io credo che non si debba aver paura delle proprie idee. Chi sostiene un modello diverso di Senato è giusto che lo faccia a viso aperto e che non si nasconda dietro il voto segreto. Il Pd e la maggioranza non lo hanno chiesto, siamo disponibili e contenti a votare con voto palese".

Bagarre in Aula sul Senato elettivo - E' quindi scoppiata la bagarre in Aula, al momento di votare, per parti separate, un emendamento di Sel che prevede l'elezione diretta del Senato. Quando il presidente Grasso ha indetto la votazione, l'opposizione è insorta. "Non si può, non si può", hanno urlato dai banchi M5S. E Grasso ha sospeso la seduta. GUARDA LE FOTO

Scatta il "Canguro": via 1.400 emendamenti - L'Aula del Senato ha poi ripreso l'esame del ddl e ha bocciato un emendamento di Sel, che, in base alla cosiddetta legge del Canguro, ha fatto decadere 1.400 emendamenti alle riforme. In pratica tutti gli emendamenti di contenuto analogo vengono raggruppati. Una volta approvato o bocciato il primo decadono tutti gli altri.

Zanda a M5S: "Non ci intimidiscono con insulti" - "L'interruzione lavori è uno dei comportamenti più gravi. Se i senatori M5S pensano di intimidire i senatori Pd si sbagliano di grosso. Possono strillare quanto gli pare, possono fischiare e insultare, ma noi faremo il nostro dovere fino all'ultimo minuto". Così in Aula il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, rispondendo alla protesta dei Cinque Stelle.

Delrio: "Governo va avanti, riforme servono al Paese" - "Siamo molto sereni. Stiamo facendo le riforme per il bene del Paese e perciò andremo avanti a lavorare". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. "Siamo qui a lavorare, sereni", ha assicurato. "Il governo - ha aggiunto - ha già fatto diverse aperture. La nostra buona volontà è molto evidente, l'ha dimostrata il ministro Boschi aprendo su diversi punti. Ma abbiamo il dovere verso i cittadini di non interrompere le riforme".

Guerini: "Pd ha fatto il possibile per superare ostruzionismo" - "Abbiamo lavorato per cercare convergenze al Senato e superare l'ostruzionismo che sta ritardando il lavoro dell'Aula. Se altri intendono far saltare il tavolo se ne assumeranno la responsabilità di fronte agli italiani. Noi andiamo avanti". Così il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini.

Taverna (M5S): "Iniziamo la battaglia, si vota" - "Capigruppo inutile, come inutili i loro giochetti di partito. Iniziamo la battaglia. Si vota!", aveva scritto su Twitter Paola Taverna, senatrice M5S, dopo il fallimento dei tentativi di mediazione in atto questa mattina sul ddl riforme.

P.a., il governo pone la fiducia -
Il governo pone la questione di fiducia sul decreto legge sulla Pubblica amministrazione. L'indicazione è giunta dalla conferenza dei capigruppo. Le dichiarazioni di voto sono previste mercoledì alle 21, mentre il voto è atteso a partire dalle 23. Non è stata invece raggiunta l'intesa sul voto finale che si deciderà domani in un'altra capigruppo.

Rissa sfiorata nella notte a Palazzo Madama - Rissa sfiorata al Senato al termine della seduta sulle Riforme tra alcuni senatori del Partito democratico e del Movimento Cinque Stelle. E' successo nei corridoi e nelle sale di Palazzo Madama. A separare i contendenti sono intervenuti altri colleghi e il personale del Senato.