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Riforme, si cerca altro accordoIn arrivo nuovo emendamento

Calderoli annuncia la rottura delle trattative in commissione al Senato. Nel pomeriggio la ricucitura e il probabile arrivo di un nuovo emendamento

calderoli boschi finocchiaro
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Giornata al cardiopalma per le riforme. In mattinata l'annuncio da parte del correlatore del ddl Roberto Calderoli che l'accordo sul nuovo Senato era saltato: "Andiamo in Aula lunedì e lì scioglieremo i nodi". Poi nel pomeriggio la schiarita e l'annuncio di un nuovo emendamento che dovrebbe dipanare i dubbi che erano stati sollevati da Lega e anche una parte della maggioranza.

Riforme, si cerca altro accordoIn arrivo nuovo emendamento

L'emendamento contestato era stato scritto dopo un incontro tra il governo e il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani. "Il testo - ha spiegato Calderoli - da una parte prevede l'elezione su base proporzionale dei senatori da parte dei consigli regionali, ma dall'altro aggiunge che questa deve avvenire 'tenuto conto della consistenza dei gruppi consiliari'. Questo significa che si sa già in partenza quanti senatori spettano a ciascun gruppo, e che quindi il voto dei consiglieri regionali perde di peso".

"Se aggiungiamo - ha detto ancora l'esponente del Carroccio - che la norma transitoria stabilisce che i senatori verranno eletti dai consigli regionali sulla base di listini bloccati, capiamo che i futuri senatori li sceglieranno i capigruppo e non verranno eletti dai consiglieri regionali".

Calderoli ha affermato che l'obiezione non viene sollevata solo da lui: "Questo testo in commissione non ha la maggioranza e non passa. Per questo dico che si andrà in Aula e lì si scioglieranno i nodi".

Finocchiaro: "Disponibile a modifiche" - La relatrice Anna Finocchiaro si è dichiarata "disponibile" a recepire modifiche all'emendamento dopo aver avuto una lunga riunione con Calderoli e con il ministro Maria Elena Boschi. Al termine, prima della ripresa della seduta della commissione, alla richiesta se sia plausibile che la commissione approvi comunque un testo anche se non è quello definitivo, lasciando la possibilità di un'ulteriore limatura in Aula, ha detto: "Direi di sì, anche perché io sono disponibile a questa eventualità".

Di Maio: "L'asse si sta sfasciando" - E Luigi Di Maio (M5S): "L'asse sulle riforme si sta sfasciando. Un Pd con fronde e mal di pancia, Forza Italia che rimanda la propria assemblea di partito da settimane non riuscendo a fare la quadra: tra i parlamentari di Berlusconi è ormai chiaro che il Patto del Nazareno sia un salvacondotto per lui. E Calderoli e la Lega che si sfilano dall'accordo". "L'unica cosa su cui sono stati d'accordo fino ad ora è l'immunità parlamentare (reinserita!) e l'affossamento delle leggi di iniziativa popolare e dei referendum (firme necessarie triplicate)".

Verdini: patto va rispettato - Il patto del Nazareno va rispettato. E' questo il messaggio, rivolto ai frondisti, che Denis Verdini ha sottolineato nella riunione dei senatori di Forza Italia iniziata oltre un'ora fa a palazzo Madama per fare un ulteriore punto sulla strategia azzurra sulle riforme. Prima di Verdini è intervenuto anche sulla sua stessa linea il capogruppo Paolo Romani, che ha lasciato la riunione in anticipo per recarsi in commissione Affari costituzionali.