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Jobs Act, l'asso nella manica di Renzi: 1.000 euro ai precari senza lavoro

Superamento dellʼarticolo 18: il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento giudicato illegittimo sarà sostituito da un indennizzo economico legato allʼanzianità aziendale

renzi lavoro sindacati
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Per i dipendenti che restano senza lavoro, anche quelli che non hanno tutele come i co.co.pro e a tempo determinato, è in arrivo un assegno mensile fino a mille euro. E' questa l'arma che Renzi ha intenzione di giocare nella partita con i sindacati e la minoranza di sinistra del Partito democratico. Non viene esclusa però l'abolizione dell'articolo 18 anche per chi ha già un contratto a tempo indeterminato.

Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (e con tutta probabilità senza reintegro in caso di licenziamento giudicato illegittimo) per i nuovi assunti; riordino della cassa integrazione con nuovi limiti all'utilizzo dello strumento; razionalizzazione degli incentivi all'assunzione e in generale riordino dei servizi del lavoro e delle politiche attive; rimodulazione dell'Aspi (l'assegno di disoccupazione) in relazione alla carriera contributiva del lavoratore con l'estensione, però, anche ai collaboratori; ferie 'solidali': sono alcune delle principali novità del Jobs act, la delega che ha acceso lo scontro tra sindacati e governo in particolare sull'interpretazione delle ''tutele crescenti'' e sulla possibile abolizione nella sostanza dell'articolo 18. Ecco in sintesi cosa prevede la delega:

Contratto a tutele crescenti per i neoassunti
Arriva "il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all'anzianità di servizio" per tutti i neoassunti. La delega non cita l'articolo 18 ma l'intenzione del governo, secondo quanto annunciato dal premier Renzi, è di "superarlo" per le nuove assunzioni (non solo per i giovani ma anche per i passaggi da un'azienda all'altra). I decreti delegati stabiliranno i dettagli ed è probabile che il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento giudicato illegittimo sarà sostituito da un indennizzo economico legato all'anzianità aziendale (ad eccezione del licenziamento discriminatorio per il quale resterebbe il reintegro nel posto di lavoro).

Riordino forme contrattuali e rapporti di lavoro
L'obiettivo è sfoltire le decine di forme contrattuali e le norme per arrivare ad un "Testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali e dei rapporti di lavoro".

Mansioni flessibili e controlli a distanza
Si rivede la disciplina delle mansioni "in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l'interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell'inquadramento". Il passaggio da una mansione all'altra diventa, dunque, più flessibile (con la possibilità anche di demansionamento). Viene rivista anche la disciplina dei controlli a distanza: si apre all'utilizzo delle nuove tecnologie per la 'sorveglianza' ed il 'tele-lavoro', tutelando comunque "dignita' e riservatezza" del lavoratore.

Salario minimo, anche ai Co.Co.Co
Si punta ad introdurre "eventualmente anche in via sperimentale" il compenso orario minimo anche per i rapporti di collaborazione.

Riforma Cig
Sarà "impossibile" autorizzare la cig in caso di cessazione di attività aziendale mentre sarà previsto l'accesso alla cig solo a seguito dell'utilizzo delle possibilità contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro. Saranno rivisti i limiti di durata dell'indennità ed una maggiore partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano.

Riforma Aspi
La durata del trattamento di disoccupazione dovrà essere rapportata alla "pregressa storia contributiva" del lavoratore con "incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con "le carriere contributive più rilevanti". Si prevede anche l'introduzione di massimali in relazione alla contribuzione figurativa.

Assegno di disoccupazione universale
Contestualmente si punta alla "universalizzazione" dell'Aspi con l'estensione ai co.co.co. prevedendo prima dell'entrata a regime "un periodo almeno biennale di sperimentazione a risorse definite". La copertura anche da un contributo ad hoc.

Razionalizzazione incentivi all'assunzione e all'autoimpiego
Si istituisce inoltre un'Agenzia nazionale per l'impiego al cui funzionamento si provvede "con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili".

Semplificazione delle procedure
Si punta a creare le condizioni perché si possano svolgere "esclusivamente in via telematica" tutti gli adempimenti di carattere amministrativo connessi con la costituzione, la gestione e la cessazione del rapporto di lavoro.

Ferie solidali
Si prevede la possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure.

Contratti di solidarietà per aumentare l'occupazione
Si punta a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei contratti di solidarietà potenziando l'utilizzo in chiave "espansiva", per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di lavoro e la retribuzione del personale.