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Pareggio di bilancio in Costituzione, la minoranza del Pd si oppone

Emendamento dei bersaniani al disegno di legge sulle riforme

giancarlo galan camera arresto
ansa

Alcuni deputati della minoranza del Pd presenteranno alla Camera un emendamento al ddl sulle Riforme per togliere dall'articolo 81 della Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio, introdotto con il Fiscal Compact.

Tra i firmatari ci sono Stefano Fassina, Giuseppe Lauricella e Alfredo D'Attorre. "Questo emendamento - spiegano - rende possibile l'indebitamento da parte dello Stato per fare degli investimenti e ciò è in linea con quanto dice Renzi".

"L'emendamento - spiega Lauricella - è coerente con le intenzioni del premier: se si vuole tentare di cambiare la politica economica in Europa, se si vuole portare avanti una politica di investimenti di stampo keynesiano, allora non c'è dubbio che il ragionamento sull'articolo 81 è centrale. Aver inserito nel 2012 l'obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, è stata una contraddizione, perché la nostra Costituzione ha invece una impostazione keynesiana, incentrata sul lavoro; fu una iniziativa di Monti per stravolgere la Costituzione per sostituirla con l'austerità e il taglio indiscriminato della spesa".

"Il pareggio di bilancio - spiega ancora Lauricella - insieme alla riforma del bicameralismo e alla nuova legge elettorale intacca la nostra democrazia: la riforma del Senato e l'Italicum concentrano infatti il potere sull'esecutivo: allora avremo l'Ue che detta le regole a livello economico, il governo che le traspone in Italia e il Parlamento ratifica".