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Matteo Renzi: "Manovra? Sì, ma per dare soldi agli italiani"

E sulle riforme: "Le approveremo nonostante gli insulti". Sulla legge elettorale apre alle modifiche del Senato

renzi, scherma
agenzia

"Modello legge elettorale dei sindaci: un vincitore - eventualmente con ballottaggio - che ha i numeri per governare. Se non governa è colpa sua, non ha alibi. L'Italicum va in questa direzione. E' stato già approvato alla Camera. Sarà modificato dal Senato e diventerà legge definitivamente". Questo il lapidario commento di Matteo Renzi che torna poi sulle riforme: "Approveremo la legge, nonostante le urla e gli insulti di queste ore".

Manovra per dare soldi - Abbiamo "abbassato, ridotto le tasse per il ceto medio e le imprese". Lo scrive sulla sua E-News il premier Matteo Renzi spiegando che gli interventi sono stati fatti sia per "gli undici milioni di famiglie con l'operazione degli 80 euro - che è una piccola goccia nel mare, ma segna una inversione di rotta - sia con la riduzione del 10% dell'Irap e del 10% della bolletta energetica per le piccole e medie imprese". "Anzichè fare le manovre per chiedere i soldi - sottolinea Renzi - si fanno le manovre per dare i soldi".

"Mai rassegnati nè pessimisti, ridare speranza" - "Non ci troverete mai nell'elenco dei rassegnati per professione, dei disprezzatori di noi stessi, dei pessimisti per vocazione. L'Italia che noi stiamo guidando è un'Italia che ha tutti i numeri per restituire speranza. Per farlo, però, i politici devono cambiare l'Italia. Iniziando dal cambiare la politica". E' lo spirito che anima Matteo Renzi che torna all'e-news consuetudine di quando era sindaco. "Da 150 giorni - scrive - ho cambiato ruolo, vita e domicilio. Spero di apparire ai miei amici delle E-News 'assente giustificato'".

Non sono premier autoritario - Renzi torna poi sull'argomento riforme e dice: "Non sono il capriccio di un premier autoritario. Ma l'unica strada per far uscire l'Italia dalla conservazione, dalla palude, dalla stagnazione che prima di essere economica rischia di essere concettuale. Io non lo lascio il futuro ai rassegnati. Questa è la volta buona, costi quel che costi".