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Legge elettorale, testo alla Camera il 27

La riforma approderà per la discussione in commissione il 20 gennaio e una settimana dopo in Aula. Strettissimi i tempi, in mancanza di un accordo

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Il 27 gennaio la riforma della legge elettorale sarà in Aula alla Camera. Lo hanno deciso i capigruppo di Montecitorio. Fino al 17 gennaio ci sarà sul tema una indagine conoscitiva in commissione, dove la discussione avrà inizio dal 20 gennaio per concludersi in tempo per fare approdare il testo in Aula il 27. I tempi sono strettissimi, considerato che manca l'accordo politico.

Così ha voluto il Pd, in pressing per evitare la melina parlamentare. Tensione nella maggioranza e la diffidenza reciproca è alle stelle.

La trattativa sul modello di voto da adottare non è arrivata alla fase decisiva. Maria Elena Boschi, che per Renzi gestisce il delicato dossier, conferma che proseguono a ritmo intenso i contatti informali. Ma aggiunge che il segretario si siederà forse a parlare con Silvio Berlusconi e gli altri leader solo quando tutti avranno scelto ufficialmente un sistema, tra i tre proposti.

Forza Italia, osserva Boschi, "non l'ha ancora fatto". Ncd vuole il sistema dei sindaci a doppio turno eventuale di coalizione, i popolari di Per l'Italia indicano un doppio turno obbligatorio con riparto proporzionale, Sc preferirebbe il Mattarellum corretto. Forza Italia, che pone la condizione del no alle preferenze, appare indecisa (e pronta a un accordo) su spagnolo o Mattarellum.

Il Movimento 5 Stelle non vuole sedersi al tavolo: "Ancora oggi ho parlato con il deputato M5S Toninelli - svela Boschi - ma c'è chiusura a tutte le nostre proposte, anche se alcuni di loro vorrebbero aprire al dialogo". Quando il quadro si sarà chiarito, spiega la deputata renziana, il Pd tirerà le somme e sceglierà la proposta che sia sostenuta dal numero maggiore di voti in Parlamento.

Renzi conferma così la sua intenzione di trattare con tutti, senza preclusioni. Il ragionamento è sempre lo stesso, spiega chi gli è vicino: "Vogliamo evitare che ci trascinino nella palude. Certo, non sappiamo se possiamo fidarci fino in fondo di Berlusconi, ma cerchiamo garanzie di approvare la legge".