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Jobs Act,Renzi:"Basta scontri ideologici Noi siamo qui per cambiare l'Italia"

"Non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna", scrive il premier in una lettera agli iscritti del Pd

matteo renzi,porta a porta
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"Nel Pd c'è chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportarci al 25%. Noi no". Così il premier Matteo Renzi dopo le polemiche interne al partito sulla riforma del lavoro. "A me - ha aggiunto - hanno insegnato che essere di sinistra significa combattere un'ingiustizia, non conservarla. C'è chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza convegni lasciando le cose come sono".

"Vecchia guardia ci riprova, non farò la foglia di fico" - "Ci hanno detto che siamo di destra. Ci hanno paragonato alla Thatcher". Il presidente del Consiglio in una lettera agli iscritti del Pd ha respinto le accuse sul Jobs Act. "Noi - ha detto - siamo qui per cambiare l'Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova".

"Chi difende l'esistente, difende le diseguaglianze" - "Chi oggi difende il sistema vigente - ha proseguito - difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall'età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi".

"Il 29/9 presenterò in direzione il Jobs Act" - E ancora: "Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il Jobs Act. Dobbiamo attirare nuovi investimenti perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari".

"Il costo del lavoro è ancora troppo alto" - "Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a 11 milioni di italiani e diminuendo l'odiosa Irap del 10% per le aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto. Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio del 10% dell'Irap, di cui non parla nessuno", ha detto il premier. "Il fisco - ha sottolineato - deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice. Per questo, partendo già dal prossimo anno, introdurremo la dichiarazione dei redditi precompilata".

"La sfida è bloccare l'emorragia dei posti di lavoro e crescere" - "Bloccare l'emorragia dei posti di lavoro e tornare a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti, finalmente!) e, prima di tutto, investire sull'educazione e sulla scuola: questa è la nostra sfida", ha ribadito. "Abbiamo la grande occasione di cambiare il Paese più bello del mondo: Aiutiamoci a farlo sul serio".

"Le Camere affrontino senza indugio le riforme" - "In questi mesi stiamo lavorando moltissimo. E ormai siamo al momento finale di discussioni che pure erano state bloccate per anni come quella su una legge elettorale in grado di assicurare un vincitore certo o la riforma costituzionale che sono già alla seconda lettura e che dovranno essere affrontate senza indugio dal Parlamento in queste settimane. Perché se la politica cambia se stessa e dà il buon esempio, poi, tutto è più semplice", ha concluso Renzi.