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Irpef, nel 2014 un bonus da 620 euro Dal 2015 in busta 950 euro in più

La bozza del decreto prevede che per chi guadagna fino a 17.714 euro il beneficio sarà pari al 3,5% del lordo. Più soldi anche agli incapienti

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Secondo la bozza del decreto, voluto dal governo Renzi, sul taglio dell'Irpef nel 2014 arriverà un bonus per i contribuenti. Sarà pari al 3,5% per i redditi fino a 17.714 euro mentre si attesterà a 620 euro fino ai 24.500 euro. Poi scenderà progressivamente fino alla soglia dei 28.000 euro. Il bonus scatta dal primo periodo di paga utile: il credito dovrà essere rapportato al periodo di paga e sarà indicato nel Cud.

Bonus più ricco nel 2015 - Il bonus salirà a 950 euro per la fascia tra i 19mila e i 24.500 euro nel 2015, quando il "credito" si distribuirà sull'anno intero. Sotto questa soglia il beneficio sarà calcolato sul reddito e sarà pari al 5% del totale.

Bonus anche agli incapienti - Il dl prevede anche le coperture per assicurare un bonus agli incapienti: le risorse per loro sono comprese nelle coperture da 6,7 miliardi indicate dal governo, senza necessità di ricorrere a fondi aggiuntivi. La bozza dice infatti che non si tratterà più di detrazioni Irpef, e quindi anche chi rientra nella "no tax area", potrà godere dello stesso trattamento di chi paga l'imposta.

Tagli alla sanità: 2,37 miliardi in due anni - La bozza prevede inoltre che le risorse per finanziare il Servizio sanitario nazionale saranno ridotte di circa 2,4 miliardi di euro da qui al 2015: quest'anno i tagli saranno pari a 868 milioni, nel 2015 a 1,5 miliardi.

Irap più leggero per le imprese - C'è poi il capitolo Irap, con l'aliquota principale che passerà dal 3,9% al 3,5% nel 2015, mentre per quest'anno si prevede un'aliquota intermedia pari al 3,75%. Scendono anche le altre aliquote previste per banche e agricoltura, rispettivamente dal 4,2 al 3,8% e dal 5,9 al 5,3%.

Scure sulle auto blu - La spesa per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio di auto della P.a., nonché per l'acquisto di buoni taxi, (comprese Autorità indipendenti e Consob) non potrà superare da quest'anno il 30% della spesa sostenuta nel 2011. Lo prevede la bozza del dl Irpef-spending che taglia così la spesa del 70% rispetto a tre anni fa.

Torna "Cieli bui", tagli illuminazione pubblica - Torna poi l'operazione ribattezzata "Cieli bui" per ridurre il costo dell'illuminazione pubblica in parcheggi, aree artigianali o industriali, esterni di edifici pubblici o monumenti. Con un decreto del ministero delle Infrastrutture saranno stabilite nuove norme per l'illuminazione stradale che tengano conto, oltre che della sicurezza, anche del risparmio energetico e del contenimento della spesa. Lo prevede la bozza del dl Irpef-spending che invita gli enti locali a conseguire risparmi "non inferiori a 100 milioni".

Addio al Pra - Le funzioni di registrazione della proprietà degli autoveicoli passano al Ministero dei Trasporti, così come il personale adibito. Lo prevede la bozza del dl Irpef-spending secondo cui la misura comporta un risparmio di spesa pari ad almeno 60 milioni a decorrere dal 2015.

Tasse su rendite finanziarie salgono a 26% - Il dl Irpef-spending review elimina dal primo gennaio di quest'anno l'esenzione Imu per i fabbricati rurali ad uso strumentale. Salgono inoltre al 26% le ritenute e le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento assimilabile alle rendite finanziarie.