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Il governo taglia gli stipendi ai prof Renzi apre un altro fronte contro Letta

Scatti non dovuti: Saccomanni si riprende 150 euro lordi dalla busta paga di 80mila insegnanti italiani. E il segretario Pd contesta

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-afp

Rientro in classe amaro per gli insegnanti italiani. Alla ripresa delle lezioni, dopo la pausa natalizia, si sono trovati di fronte alla sorpresa di un taglio di 150 euro allo stipendio. Il ministero dell'Economia, infatti, chiede la restituzione degli scatti stipendiali già percepiti nel 2013 a partire da gennaio. I sindacati minacciano lo sciopero, al loro fianco il ministro dell'Istruzione Carrozza e il segretario del Pd Matteo Renzi.

Carrozza, al titolare del dicastero dell'Economia, ha chiesto di sospendere la procedura di recupero degli "scatti" stipendiali per il 2013 segnalando, tra l'altro, l'urgenza di un intervento in questo senso dal momento - ha spiegato nella missiva - che nei prossimi giorni si procederà ai conteggi per gli stipendi di gennaio e quindi a operare le trattenute per il recupero della tranche prevista. Ma il ministero dell'Economia fa notare che "il recupero delle somme è un atto dovuto da parte dell'amministrazione perché il Dpr n.122 entrato in vigore il 9 novembre ha esteso il blocco degli scatti a tutto il 2013". Poi - spiegano al Mef - "se all'interno del ministero dell'Istruzione si riescono a individuare economie, razionalizzazioni di spesa che consentono di recuperare una cifra sufficiente da utilizzare per il pagamento dello scatto in questione ovviamente questo si farà".

Renzi: non è Scherzi a parte, ma il governo - Contro la decurtazione anche Renzi: "Non mi interessa" tanto il rimpasto, ha detto, ma "se un ministero dell'Economia e delle Finanze chiede indietro 150 euro agli insegnanti mi arrabbio perché non è "Scherzi a parte", è il governo italiano". E su Twitter ha aggiunto: "Il taglio agli insegnanti è assurdo. Il governo rimedi a questa figuraccia, subito. Il Pd su questo non mollerà di un centimetro".

La protesta dei sindacati - E i sindacati, già da giorni, protestano con forza. "Le istruzioni impartite dal Ministero dell'Economia per un graduale recupero degli scatti maturati nel 2012 costituiscono una decisione inaccettabile che va bloccata, una vera e propria provocazione che se attuata non potra' rimanere senza risposta" ha tuonato il segretario generale della Cisl Scuola Francesco Scrima. E dalla Gilda e' arrivato un aut aut: "Siamo stanchi di aspettare: vengano restituiti ai docenti gli scatti degli stipendi 2012 o sara' sciopero generale". Per la Flc-Cgil si assiste "ancora una volta a un pesante intervento sui diritti acquisiti dei lavoratori della scuola, che saranno costretti a restituire le somme legittimamente e giustamente percepite".