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Dl Lavoro, arriva il primo sì La Camera vota la fiducia

Il decreto passa con 344 voti a favore e 184 contrari. Ora il testo passa al Senato, dove Nuovo Centrodestra e Scelta Civica hanno promesso battaglia. Per Renzi si tratta della sesta fiducia

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La Camera ha votato sì alla fiducia posta dal governo sul decreto legge Lavoro con 344 sì e 184 no. Il testo passa ora al Senato dove Nuovo Centrodestra e Scelta Civica hanno promesso battaglia sulle modifiche al provvedimento introdotte in Commissione. Il dl deve essere convertito in legge dal Parlamento entro il 20 maggio.

Dl Lavoro, arriva il primo sì La Camera vota la fiducia

Il decreto lavoro, che modifica le norme sui contratti a termine e l'apprendistato, passa ora all'esame del Senato dove rischia di incontrare le maggiori resistenze. Scelta Civica e Nuovo Centrodestra, infatti, hanno colto a malincuore il testo emendato in commissione e sperano di tornare alla prima versione della legge, più morbida sulla flessibilità.

Alfano: "Il Governo non corre rischi" - Nonostante le tensioni, però, la tenuta del Governo non sembra essere a rischio, come spiegato nella mattinata di mercoledì da Angelino Alfano. "Non corre alcun rischio" ha assicurato il ministro dell'Interno presente a una manifestazione di Ncd a Milano. "Il Governo - ha spiegato - vive un momento di luna di miele con il paese, vogliamo essere acceleratori del cambiamento e per questo gli chiediamo sempre di più. Noi sosteniamo il governo".

Schifani: "Necessarie modifiche in Senato" - Il senatore di Ncd Renato Schifani chiede a gran voce delle modifiche al testo uscito dalla Camera. "Il Nuovo Centrodestra per senso di responsabilità ha votato alla Camera la fiducia al dl sul lavoro - ha dichiarato - ma, in seconda lettura al Senato, sarà necessario trovare un punto di mediazione per introdurre modifiche necessarie a dare al Paese un provvedimento che possa maggiormente incentivare le assunzioni, che sia utile alle imprese ed ai lavoratori e che, quindi, permetta di dare una soluzione valida alla questione non più rinviabile dell'occupazione".

Per Renzi è la sesta fiducia - Con il voto alla Camera, il governo Renzi ha incassato la sua sesta fiducia. Le prime due, quelle programmatiche, le aveva ottenute il 25 febbraio scorso.