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Giustizia, Napolitano: "Fumate nere sollevano gravi interrogativi"

Senato boccia lʼemendamento della Lega sulla responsabilità delle toghe. Vietti: "Troppe parole sulle ferie, il confronto sia sulle proposte"

venezia 71, giorgio napolitano
ansa

Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "solleva gravi interrogativi" il succedersi "senza risultati conclusivi" delle votazioni per l'elezione dei membri laici del Csm e dei giudici della Corte Costituzionale. "Che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti - spiega il Colle in una nota - nulla toglie a tale gravità". Perché "il nulla di fatto nelle votazioni in corso, impedisce l'insediamento del nuovo Csm".

Se continuano a "prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte", come in questi giorni per il voto sulla Consulta e il Csm, "il meccanismo si paralizza e lo stesso istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora", sottolinea Napolitano.

Senato boccia la responsabilità delle toghe - L'Aula del Senato ha approvato la fiducia al governo sul tema della responsabilità civile dei magistrati. L'Assemblea ha infatti bocciato, con 159 "no", 70 voti favorevoli e 51 astenuti, l'emendamento inserito dalla Lega al ddl della legge comunitaria sulla responsabilità civile delle toghe, approvando così la reiezione proposta dall'esecutivo.

Vietti: "Basta parlare di ferie dei magistrati" - Sulla questione delle ferie dei magistrati "si sono spese fin troppe parole". Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Michele Vietti. "Se il confronto ci deve essere - ha aggiunto parlando della riforma della Giustizia - deve riguardare il merito delle proposte e non la questione delle ferie". Poi, sulle osservazioni di Renzi sugli avvisi di garanzia, ha sottolineato che "il corto circuito media-toghe è inevitabile" se non si cambiano le regole.