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Ballottaggi, il Pd perde 4 roccafortiGrillo: "Siamo un virus inarrestabile"

Democratici cedono Livorno, Padova, Perugia e Potenza, ma strappa al centrodestra Bergamo, Biella, Cremona, Verbania, Pescara, Vercelli e Pavia. Renzi striglia i suoi: "Eʼ finita la posizione di rendita del partito"

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Il centrosinistra, dopo il successo di due settimane fa, ai ballottaggi perde quattro storiche roccaforti (Livorno, Padova, Perugia e Potenza), strappando però al contempo al centrodestra altre importanti città, da Bergamo a Biella, da Cremona a Verbania, da Pescara a Vercelli a Pavia. Esulta Beppe Grillo dopo la vittoria a Livorno e Civitavecchia: "I nostri sindaci 5 Stelle sempre di più virus inarrestabile".

La città di Livorno, che ha tenuto a battesimo il Pci e che dal dopoguerra era sempre stata guidata dalla sinistra, questa volta dà fiducia a Filippo Nogarin, candidato per il Movimento 5 Stelle, che strappa la poltrona di sindaco a Marco Ruggeri, Pd. La sconfitta per il Pd è paragonabile a quando a Bologna, nel 1999, Giorgio Guazzaloca riuscì a conquistare la città portando, per la prima volta dal dopoguerra, una coalizione di centrodestra alla guida del capoluogo emiliano. Il Movimento 5 Stelle ha vinto anche a Civitavecchia, nel Lazio.

Renzi striglia i suoi: "Finita la posizione di rendita del Pd" - I ballottaggi segnano "la fine delle posizioni di rendita elettorale, è finito il tempo in cui qualcuno sa che in quel posto si vince di sicuro". E' l'analisi che Matteo Renzi, in Vietnam per una missione in oriente, fa con i suoi sull'esito della tornata amministrativa, dicendosi comunque soddisfatto per un "risultato straordinario".

Il Pd si difende: "Dove c'è cambiamento vinciamo" - E nel Pd è tempo di analisi e interrogativi. Al Nazareno si sottolinea che ai democratici è andata la maggioranza dei comuni sopra i 15mila abitanti e che dove c'è stato il cambiamento tra la vecchia e nuova guardia c'è stata la vittoria. il governatore del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commenta: "Ci sono delle situazioni in cui siamo molto amareggiati e dispiaciuti, ma abbiamo stravinto". Anche il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, esulta e su Twitter parla di vittoria.

"La netta vittoria alle amministrative è merito di tutto il Partito democratico. I numeri non mentono: abbiamo conquistato 160 comuni sopra i 15mila abitanti, 32 in più rispetto a prima e siamo passati da 15 a 19 capoluogo di provincia. In particolare abbiamo preso tutto il Nord. Se non è vittoria questa! Il resto sono chiacchiere". Lo afferma il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, rimarcando come "tutto il partito rifletterà e si confronterà sui pochi casi in cui il risultato non è stato soddisfacente".

In Veneto altra clamorosa sconfitta del Pd, che ha governato Padova dal 1993 (con uno stop solo tra il 1999 e il 2004): il candidato del centrosinistra, Ivo Rossi, che ha guidato la città da quando l'ex sindaco Flavio Zanonato divenne ministro allo Sviluppo Economico, ha perso la sfida contro Massimo Bitonci (sostenuto da Lega e Fi).

Il Pd esce sconfitto anche in Umbria: Perugia, città che nel dopoguerra era sempre stata amministrata da sindaci di sinistra, va questa volta ad Andrea Romizi, di Forza Italia, che ha battuto il candidato di centrosinistra Wladimiro Boccali.

Il centrodestra ha riconquistato anche Teramo, che già governava con Maurizio Brucchi. A Potenza ha vinto Dario De Luca, esponente di Fratelli d'Italia nella coalizione di centrodestra: clamorosa la sconfitta del centrosinistra, il cui candidato, Luigi Petrone, del Pd, aveva sfiorato la vittoria al primo turno.

Il Pd è riuscito a confermarsi a Modena, dove Giancarlo Muzzarelli (Pd), che aveva sfiorato la vittoria al primo turno, ha battuto l'avversario M5s Marco Bortolotti, che ha potuto contare sul sostegno della Lega nord, di Fratelli d'Italia e del Nuovo Centro Destra del modenese Carlo Giovanardi. Conferma del Pd anche a Terni e Bari, dove il nuovo sindaco è Antonio Decaro.

Il partito del premier è riuscito poi a strappare Vercelli, Verbania, Cremona, Biella, Pescara, Foggia e Bergamo al centrodestra. In quest'ultima città l'ex spin doctor di Matteo Renzi, Giorgio Gori, ha battuto il sindaco uscente, Franco Tentorio. A Verbania e Vercelli a imporsi sono state due donne: Silvia Marchionini e Maura Forte.

Altro scontro importante, quello di Pavia, dove Carlo Cattaneo, sindaco uscente di centrodestra, uno dei più giovani e più amati primi cittadini d'Italia, ha perso la sfida contro Massimo Depaoli (Pd).

Nei 139 comuni al voto circa un terzo lo si è aggiudicato il centrodestra, due terzi il centrosinistra. Molto bassa l'affluenza alle urne, pari al 49,5%, mentre al primo turno aveva toccato il 70,6%.