FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Yemen, quattro attentatori fanno strage in tre moschee della capitale: 137 i morti

I feriti sono 345. Lʼattentato è stato rivendicato dallʼIsis: i kamikaze si sarebbero fatti saltare in aria allʼesterno dei luoghi di culto frequentati da sciiti, nel centro di Sanaa

Yemen attentato moschee
ansa

L'ultimo bilancio degli attacchi nelle moschee in Yemen è di 137 morti e 345 feriti, secondo fonti locali citate dalla Cnn. Quattro gli attentatori che si sono fatti saltare in aria all'esterno delle moschee, nel centro della capitale. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis, rivela il Site, il sito che monitora l'attività dei jihadisti online. I tre luoghi di culto sono frequentati da dirigenti e sostenitori degli Huthi, i ribelli sciiti che dal settembre scorso controllano Sanaa.

Yemen, quattro attentatori fanno strage in tre moschee della capitale: 137 i morti

Un kamikaze si è fatto saltare in aria dentro la moschea Badr, nel Sud della città, con un altro che ha seguito il suo esempio all'esterno mentre i fedeli fuggivano atterriti. Un terzo attentatore ha azionato la cintura esplosiva che portava su di sé nella moschea di Al-Hashahush, nel Nord di Sanaa.

Secondo una fonte medica, tra le vittime vi è un importante religioso Huthi, Al Murtada bin Zayd al Muhatwari, Imam della moschea di Badr. Gli Huthi, come le forze armate regolari, sono presi di mira in attacchi e attentati compiuti dal Al Qaida nello Yemen, che gli Usa considerano la branca più pericolosa della rete terroristica a livello planetario.

L'attentato di Sanaa è stato compiuto durante la preghiera collettiva del venerdì, all'indomani di scontri a Aden, nel Sud del Paese, tra truppe fedeli rispettivamente al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi e al suo predecessore Ali Abdullah Saleh. Hadi si è rifugiato nel mese di febbraio ad Aden, la ex capitale dello Yemen del Sud, dopo essere fuggito da Sanaa, dove gli Huthi lo tenevano agli arresti domiciliari.

La rivendicazione Isis - L'Isis, scrive Site in un tweet, ha rivendicato "cinque attentati suicidi a moschee houthi nei governatorati yemeniti di Sanaa e Saada". Poco prima anche Rita Katz, direttrice del sito che monitora l'attività dei jihadisti online, aveva scritto che account Twitter collegati all'Isis avevano affermato che lo Stato islamico è "dietro le cinque operazioni suicide di oggi in Yemen: quattro a Sanaa e una a Saada contro moschee houthi".

Casa Bianca: "Nessuna prova di responsabilità Isis" - La Casa Bianca, dal canto suo, conferma che non c'è alcuna indicazione che veda coinvolto l'Isis come responsabile del sanguinoso attacco in Yemen, aggiungendo che non si esclude che si tratti di pura propaganda. "Gli Usa stanno ancora indagando sulla rivendicazione della branca yemenita dello stato islamico", ha detto il portavoce statunitense Josh Earnest.

Ban Ki-moon condanna "atti brutali e barbarie" - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, "deplora e condanna gli atti brutali e di grandi barbarie" come l'attacco che ha causato decine di morti e centinaia di feriti nello Yemen. "Una notizia terribile - ha detto -. L'impegno dell'Onu e' di lottare contro queste barbarie". Ban ha parlato a Torino dove si trova per la firma del protocollo d'intesa tra Nazioni Unite, Farnesina e Città di Torino per il finanziamento dello Staff College dell'Onu nel capoluogo piemontese. "Mi unisco al lutto di Torino ed esprimo la mia vicinanza ai familiari delle vittime", ha poi detto riferendosi ai fatti di Tunisi.