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Verdun, Merkel e Hollande ricordano i caduti della battaglia

I combattimenti tra lʼesercito francese e quello tedesco durarono dal 21 febbraio al 19 dicembre del 1916. Sul campo morirono più di 300mila soldati

Come fecero trent'anni fa François Mitterrand ed Helmut Kohl, così il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono ritrovati a Verdun in occasione del centenario di una delle battaglie più cruente della prima guerra mondiale, nella quale morirono 163mila soldati francesi e 143mila tedeschi. La battaglia si svolse dal 21 febbraio al 19 dicembre 1916, e i due eserciti furono costretti a combattere quasi sempre sotto la pioggia.

La cancelliera  Angela Merkel ha sottolineato come la città di Verdun incarni un messaggio di speranza: "È un simbolo dell'inconcepibile atrocità e assurdità della guerra, ma anche della riconciliazione franco-tedesca". È la prima volta che un dirigente tedesco viene ricevuto nel municipio della città. La Merkel ha particolarmente apprezzato questo invito e la calorosa accoglienza che le è stata riservata.

Qui "l'Europa si è smarrita 100 anni or sono", ma Verdun "è stata capace di unirsi per la pace e l'amicizia tra i due popoli. Viva l'amicizia, lo spirito di Verdun", ha aggiunto il numero uno dell'Eliseo. La giornata è iniziata con una visita al cimitero tedesco di Consenvoye per un momento di raccoglimento e un omaggio agli 11mila soldati che sono sepolti lì.

La battaglia di Verdun viene ricordata come una delle più sanguinose della storia, con 300mila morti e 400mila feriti, nonché la più lunga di sempre: durò infatti 10 mesi. Detiene anche il primato di campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro. Il conflitto che più gli si avvicina è la battaglia di Stalingrado avvenuta nella seconda guerra mondiale, spesso considerata una «Verdun russa», ma mentre a Stalingrado l'esercito tedesco tentò la conquista di una città strategicamente importante, a Verdun lo scopo dell'offensiva del generale tedesco Erich von Falkenhayn fu quello di creare più perdite possibili nell'esercito francese.