Ventimiglia, i profughi rimuovono la tendopoli: via allo sgombero senza disordini
I migranti hanno raccolto le loro cose per spostarsi in maniera ordinata. Sembra tuttavia che non intendano lasciare Ventimiglia perché il loro obiettivo è quello di raggiungere la Francia
E' cominciato in modo volontario lo sgombero della tendopoli lungo il fiume Roja, a Ventimiglia, dove da giorni si erano accampati circa cento migranti. Alle 13 scadeva l'ordinanza con cui il sindaco Enrico Ioculano prevedeva l'allontanamento delle persone. Il primo cittadino ha motivato la decisione con ragioni di igiene, sanità, incolumità pubblica e sicurezza urbana.
I migranti hanno dunque lasciato il greto del fiume ordinatamente, portando via le loro cose, ma si sono poi radunati alla foce del fiume a circa 400 metri dal punto dove si erano accampati prima. La tendopoli, a pochi chilometri dal confine con la Francia, era stata montata anche grazie all'aiuto dei "No borders", giovani dei centri sociali, che in questi giorni hanno assistito i profughi. E proprio la presenza di questi giovani faceva pensare che ci potessero essere resistenze al rispetto dell'ordinanza.
Se fosse accaduto le forze dell'ordine avrebbe potuto intervenire e compiere lo sgombero in modo forzoso. Invece tutto sta procedendo senza disordini. Sembra comunque che non intendano abbandonare il territorio di Ventimiglia, perché il loro obiettivo è quello di entrare in Francia.
Per risolvere il problema della presenza dei migranti a Ventimiglia, sabato alcuni esponenti del Pd e il sindaco avevano proposto l'apertura di un centro di accoglienza transitorio fuori dalla città in grado di ospitare fino a 50 persone, "perché i filtri non funzionano", ha detto il sindaco Ioculano. Soluzione che pare difficile da applicare perché per accogliere i migranti, le norme prevedono l'identificazione, e una volta identificati in Italia i profughi non potrebbero raggiungere la Francia.
"Noi decisi ad andare a Parigi" - "A Parigi abbiamo la nostra famiglia, vogliamo uscire dall'Italia e proveremo in tutti i modi a farlo". A parlare sono due giovani etiopi appartenenti al gruppo di circa 120 migranti che stazionano a Ventimiglia. In attesa di capire cosa accadrò dopo che i profughi hanno deciso di spostare l'accampamento alla foce del fiume Roja, davanti al mare, alcuni attivisti hanno organizzato una distribuzione di cibo caldo e bevande. Approfittando anche delle condizioni meteo migliorate, alcuni migranti hanno improvvisato una partita di calcio, altri giocano a tennis sulla spiaggia e alcuni volontari arrivati da Genova, suonano i loro strumenti per smorzare la preoccupazione per un eventuale sgombero forzoso che potrebbe arrivare: anche la zona occupata dal nuovo accampamento non rientra in quella prevista dall'ordinanza del sindaco.
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