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Imprenditore italiano ucciso in Venezuela: il mandante è il figlio

Assoldati due sicari per assassinare il padre, che stava per sposarsi. Con il matrimonio, il giovane temeva di perdere la sua parte di eredità

Stava per sposarsi con la sua compagna in Venezuela, è stato ucciso da due sicari assoldati dal figlio, che temeva di perdere la sua parte di eredità.

Così è morto Bruno Allio, 60 anni, imprenditore originario di Paesana (Cuneo), che da tempo viveva a Maracaibo, nel Paese sudamericano, insieme con i suoi due figli.

La sua azienda era specializzata nella produzione di porte e finestre e Allio aveva in programma a breve il matrimonio con una funzionaria ministeriale del posto. Uno dei due figli ha quindi progettato l'omicidio del padre: i due killer contattati avrebbero dovuto simulare una rapina, secondo quanto scrive la "Repubblica". I due lo aspettavano in macchina, nascosti rul retro del suo Suv Grand Cherokee. E l'hanno aggredito venerdì mattina, non appena l'imprenditore è salito in auto, finendolo a colpi di pistola.

Allio ha lanciato il veicolo a tutta velocità per cercare di salvarsi ma i sicari sono riusciti nel loro intento. A incastrare loro, e quindi anche il figlio, sono state però le immagini riprese da diverse telecamere di videosorveglianza. E' così stato arrestato Santiago Giovanni Allio Torres, 24 anni, che alla fine è crollato e ha confessato. Avrebbe progettato tutto con un amico, Adolfo Hernandez Medina. Oltre al figlio, arrestati anche l'amico e uno dei killer, Mondoy Josè Daniel Barreto. L'altro, minorenne, è latitante.