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Usa: il cooperante Lo Porto ucciso in raid Obama si scusa: "Risarciremo famiglie"

Il nostro connazionale era stato rapito nel 2012 nella provincia pachistana del Punjab. Giovanni lo Porto operava con una ong per aiutare le popolazioni colpite dalle inondazioni. Il Copasir: "Le scuse non bastano, ci devono spiegare tutto"

rapito pakistan lo porto
dal-web

L'ostaggio italiano Giovanni Lo Porto, scomparso nel gennaio 2012, è rimasto ucciso nel corso di un raid americano contro Al Qaeda, compiuto a gennaio, al confine tra Pakistan e Afghanistan.

Lo ha reso noto la Casa Bianca. Nell'operazione, condotta con un drone della Cia, è rimasto ucciso anche un americano, Warren Weinstein. Sulla vicenda il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà oggi alle Camere.

Usa: il cooperante Lo Porto ucciso in raid Obama si scusa: "Risarciremo famiglie"

Lo Porto fu rapito il 19 gennaio 2012, insieme a un collega tedesco in Pakistan, dove lavorava per la ong tedesca Welt HungerHilfe ("'Aiuto alla fame nel mondo") impegnata nella ricostruzione dell'area messa in ginocchio dalle inondazioni del 2011. Quattro uomini armati li prelevarono con la forza nell'edificio dove lavoravano e vivevano con altri operatori a Multan, al confine tra Pakistan e Afghanistan. Il collega Bernd Muehlenbeck, liberato lo scorso 10 ottobre, raccontò che i rapitori avevano portato altrove da un anno il collega italiano. Poi, l'annuncio della morte da parte della Casa Bianca.

"Uccisi anche due americani di Al Qaeda" -

"Riteniamo che due altri americani siano stati uccisi in operazioni antiterrorismo Usa nella stessa regione", dove sono morti Lo Porto e Weintein, ha poi reso noto sempre la Casa Bianca, spiegando che si tratta di due membri di Al Qaeda.

Obama: mi assumo piena responsabilità raid -

Il presidente Barack Obama "si assume la piena responsabilità delle operazioni in cui sono rimasti uccisi gli ostaggi di Al Qaeda Giovanni. E' quanto spiega la Casa Bianca, precisando che "il presidente ha dato direttive per diffondere più informazioni possibile".

"Profonde condoglianze a famiglia Lo Porto" -

"Voglio esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto e a quella di Warren Weinstein", ha poi detto Obama. Obama: condividiamo gli stessi valori, oggi i legami si rafforzano - "E' un giorno in cui si rafforzano i legami tra Stati Uniti e Italia, due Paesi che condividono gli stessi valori. L'impegno di Lo Porto riflette l'impegno nel mondo dell'Italia, nostra alleata e amica", ha spiegato Obama.

"Revisione protocolli attacco droni"

- Obama ha ordinato di rivedere i protocolli che vengono seguiti per le operazioni che prevedono bombardamenti con i droni, per valutare se si rendono necessari dei cambiamenti. Lo ha reso noto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.

Casa Bianca: "Risarciremo famiglie ostaggi" -

Le autorità americane pagheranno un risarcimento alle famiglie dei due ostaggi, ha quindi spiegato il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, senza dare altri dettagli in proposito.

Renzi: "Profondo dolore, vita dedicata ad altri" -

"L'Italia porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto". E' quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, informato in precedenza dallo stesso Obama. Il premier ha espresso "profondo dolore per la morte di un italiano, che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. Il mio cuore pensa innanzitutto a quella famiglia la cui dignità è emersa ancora oggi con grande evidenza e soprattutto alla mamma, perché la perdita di un figlio e' un dolore che non ha alcun tipo di spiegazione". Renzi ha spiegato di essere stato informato dell'uccisione di Lo Porto solo mercoledì.

Copasir: "Scuse non bastano, ci devono spiegare tutto" -

"Non ci accontentiamo delle scuse, ovviamente doverose, dell'amministrazione americana. Ci devono spiegare e giustificare quanto fatto durante quell'operazione". Lo dice il presidente del Copasir Giacomo Stucchi (Lega) commentando la notizia dell'uccisione di Giovanni Lo Porto.



Pm Roma indagavano per sequestro scopo terrorismo -

Su Lo Porto la procura di Roma da tempo ha aperto un fascicolo di indagine nel quale si ipotizza il reato di sequestro di persona a scopo di terrorismo. Il procedimento è coordinato dal sostituto procuratore Erminio Amelio che ha affidato delega ai carabinieri del Ros e alla Digos.

Gentiloni: tragico errore Usa -

"Giovanni Lo Porto è morto per un tragico e fatale errore dei nostri alleati americani riconosciuto dal presidente Obama ma la responsabilità della sua morte e della morte di Warren Weinstein è integralmente dei terroristi contro i quali confermiamo l'impegno dell'Italia con i nostri alleati". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Fratello Lo Porto: scuse Obama? Grazie... -

"Obama ha chiesto scusa? Grazie". E' stata questa la risposta secca di uno dei fratelli di Giovanni Lo Porto, alle domande dei cronisti che gli chiedevano un commento alle scuse rivolte dal presidente americano.

La reazione del mondo politico -

Immediata la reazione delle forze politiche. "Il governo riferisca al Parlamento", ha chiesto nell'aula della Camera Annalisa Pannarale di Sel. Alla richiesta si sono aggiunti tutti i gruppi parlamentari. "E' una tragedia enorme", afferma il capogruppo dei deputati di Sel, Arturo Scotto. "Chiediamo che il Copasir si riunisca subito e convochi l'autorità delegata", dice il componente M5S al Copasir Vito Crimi, che aggiunge: "Vogliamo anche sapere da quando il governo era stato informato della sua uccisione". Il ministro Gentiloni riferirà venerdì alle 10 alle Camere.

Capo Servizi: dolore ma lotta terrorismo continua -

"Va espresso rammarico e dolore, ma la lotta al terrorismo non si deve fermare". Lo ha detto il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Giampiero Massolo. "Esprimo vicinanza alla famiglia di Lo Porto e della vittima americana - ha aggiunto . E' stata un'azione antiterrorismo, si sono trovati nel punto in cui l'azione aveva luogo".