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Usa, 11 settembre: Congresso respinge veto Obama contro cause Riad

I familiari delle vittime dellʼ11/9 potranno da ora in poi intentare cause nei tribunali americani contro governi stranieri

Il Congresso americano respinge il veto del presidente Barack Obama sulla legge che prevede la possibilità di fare causa all'Arabia Saudita da parte delle famiglie delle vittime dell'11 settembre 2001.

La Camera, dopo il Senato, ha respinto il veto di Obama con 348 voti a favore e 77 contrari.

Si tratta del provvedimento che permette alle famiglie delle vittime degli attentati alle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre di fare causa a governi stranieri per un coinvolgimento diretto. Tra questi figura in cima alla lista l'Arabia Saudita.

La nuova legge e il veto di Obama - Fino ad ora la legge degli Stati Uniti non permetteva di fare causa all'interno di un tribunale americano a governi stranieri. Obama si era opposto al provvedimento, fortemente voluto dai familiari dei morti negli attentati del 2001, sostenendo che da una parte avrebbe incrinato i rapporti con Riad, e dall'altra avrebbe esposto maggiormente i cittadini, i diplomatici e le aziende americane a subire cause all'estero.

Hillary Clinton e il suo sì alla legge - Al contrario di Obama, Hillary Clinton si era espressa a favore della legge, sostenendo che se dovesse diventare presidente degli Stati Uniti la firmerebbe.

I dodici veti di Obama - Per annullare il veto posto dal presidente la Camera doveva, come è riuscita a fare, a superare la maggioranza dei due terzi. Obama nel corso dei suoi due mandati ha messo in tutto il veto su 12 leggi approvate in questi anni dal Congresso. Capitol Hill invece non riusciva a scavalcare un veto presidenziale dal luglio del 2008, quando Camera e Senato riuscirono a fermare un veto di George W. Bush su una questione legata alla sanità.