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Belgio ritira campagna anti immondizia dopo proteste Italia

La polemica per lʼiniziativa, lanciata dalla Vallonia, era scoppiata un paio di settimane fa. Lʼambasciatore italiano: "Pubblicità insultante e inaccettabile"

Sarà ritirata entro domenica la campagna pubblicitaria anti immondizia belga oggetto di feroci proteste da parte dell'Italia per il suo contenuto "offensivo".

Lo ha annunciato l'ambasciatore italiano in Belgio, Vincenzo Grassi, al termine di una telefonata con Jacques Dehalu, amministratore delegato della compagnia che ha commissionato la pubblicità. Quest'ultima raffigura un maiale alla guida di una Fiat 500 degli anni Sessanta mentre getta un sacco dell'immondizia dal finestrino.

Dehalu, ha spiegato Grassi, si è impegnato a ritirare tutta la cartellonistica entro la fine di questa settimana e a pubblicare un comunicato di chiarimento e di scuse sul sito della società entro lunedì. L'a.d. si è poi scusato, chiarendo che "il contenuto della campagna non aveva alcun intento offensivo". L'iniziativa, lanciata dalla Vallonia (Belgio francofono) è nata con l'obiettivo di contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti lungo le strade.

Ambasciatore: "Pubblicità insultante e inaccettabile" - Nella missiva diretta a Dehalu e ai ministri del governo vallone Maxime Prevot (Lavori pubblici) e Carlo Di Antonio (Ambiente), l'ambasciatore ha parlato di "pubblicità insultante e "inaccettabile". Proteste al governo vallone sono arrivate anche dai club dei collezionisti della Fiat 500 e dalle comunità italiane in Belgio, mentre in Italia è stata presentata un'interrogazione parlamentare al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.