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Tennessee, spari in centro recluteUccisi 4 marines, cecchino morto

Nella sparatoria in due strutture di reclutamento è morto anche lʼaggressore, originario del Kuwait ma naturalizzato americano. Ci sono anche tre feriti. Massima cautela degli investigatori sui motivi del gesto

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-afp

A Chattanooga, in Tennessee, 4 marines sono rimasti uccisi in un una sparatoria per mano di un cecchino che ha attaccato due sedi poco distanti tra loro di un centro di reclutamento della marina americana. L'uomo che ha sparato - un cittadino americano originario del Kuwait, Mohammed Youssef Abdulazeez, di 24 anni - è morto a sua volta in uno scontro a fuoco. Altre tre persone sono rimaste ferite, compreso un agente di polizia.

Tennessee, spari in centro recluteUccisi 4 marines, cecchino morto

Le autorità sono caute nel diffondere ufficialmente i dettagli sul killer, che avrebbe agito da solo stando alle ipotesi fin qui più accreditate, secondo alcuni armato di fucile. Nessuno lo dice apertamente, ma tra le ipotesi serpeggia anche quella di un attacco ispirato dall'Isis.

Abdulazeez ha aperto il fuoco poco prima delle 11 del mattino giungendo nel parcheggio del centro militare a bordo di un'auto: una Ford Mustang color argento secondo alcuni, una Bmw scura per altri. E' morto in uno scontro a fuoco con la polizia. La sparatoria è durata per circa 30 minuti. Poi più niente, solo il terrore che, una volta lanciato l'allarme, ha pervaso l'intera zona: messaggi di allerta sono comparsi sul sito del vicino campus universitario, misure di sicurezza sono scattate nel centro commerciale, almeno 16 persone si sono barricate in un ristorante vicino seguendo gli sviluppi della vicenda in tv.

Il procuratore Bill Killian ha definito la vicenda un atto di "terrorismo interno" all'insegna della massima cautela per non scatenare il panico.

Adesso ci si chiede se fosse stato premeditato: a Chattanooga si rabbrividisce all'idea che qualcuno, membro della stessa comunità, possa aver pianificato una tale azione violenta. Ci si chiede il motivo che abbia spinto la mano omicida, il perché di quell'obiettivo preciso, il centro di reclutamento militare, se possa trattarsi di qualcuno che ha a sua volta indossato la divisa.

Anche per questo il Pentagono ha aspettato prima di confermare ufficialmente il numero dei marines uccisi nella seconda parte della sparatoria. Non un dettaglio, soprattutto per un Paese dove si respira la paura che il terrorismo possa attaccare il cuore delle istituzioni cosi' come i militari. E dove insieme alla paura si innalza il livello di protezione.

Obama: indagini a tutto campo - Il presidente Barack Obama, nel presentare le condoglianze alle vittime delle famiglie, ha assicurato "un'indagine a tutto campo" per capire cosa sia accaduto. E informa che il Pentagono è al lavoro per assicurarsi che tutte le basi siano "allerta e vigili" mentre si cerca di far luce sui particolari dell'incidente.

Killer aveva blog e parlava di Islam - Mohammed Youssef Abdulazeez aveva un blog, in cui ha pubblicato solo due post, datati 13 luglio, e in cui parlava di Islam. Lo riporta la stampa americana. Il primo post è intitolato "Una prigione chiamata Dunya", in riferimento al mondo temporale. Il secondo post ha come titolo "Capire l'Islam: la storia di tre uomini ciechi", in cui afferma che "chiediamo ad Allah di darci la completa comprensione del messaggio dell'Islam, la forza di vivere nella sua conoscenza e di sapere il ruolo che dobbiamo giocare per stabilire l'Islam nel mondo".

Isis celebra massacro su Twitter, ma no rivendicazione - "L'account Isis su Twitter celebra le sparatorie di Chattanooga, posta immagini e minacce. Ma nessuna rivendicazione ufficiale". Lo ha affermato Rita Kratz, direttore di Site, con un tweet.