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Isis, Hollande alla Merkel: più impegno da parte di tutti per sconfiggere il terrorismo

La cancelliera: "Non possiamo batterli solo a parole". E offre il suo appoggio militare in Mali con 650 soldati tedeschi. Ma di raid in Siria ancora non se ne parla. La Germania privilegia una soluzione politica. Giovedì Matteo Renzi allʼEliseo

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"Auspico che la Germania si possa impegnare di più contro l'Isis".

E' quanto ha detto il presidente francese Francois Hollande incontrando a Parigi la cancelliera tedesca Angela Merkel. Giovedì "dirò al presidente russo Vladimir Putin che è contro lo Stato islamico che dobbiamo batterci", ha aggiunto. "Nessun Paese - ha sottolineato Hollande - è al riparo da un'azione del Califfato".

Isis, Hollande alla Merkel: più impegno da parte di tutti per sconfiggere il terrorismo


Merkel: "Soldati tedeschi in Mali in sostegno della Francia"

- Una rosa alla Republique e 650 soldati tedeschi in Mali per "alleviare" il compito dei francesi: Angela Merkel rende così omaggio alle vittime francesi dei jihadisti e assicura che Francia, Germania e gli altri Paesi europei sapranno essere "più forti del terrore" e impegna i suoi uomini.


Hollande: "Spero che la Germania faccia di più"

- Un grazie, quindi, alla cancelliera per lo sforzo annunciato di inviare uomini nel Mali ad "alleviare lo sforzo dei soldati francesi" ma - ha scandito Hollande - "spero che la Germania possa impegnarsi ancora di più contro Daesh in Siria e in Iraq, pur conoscendo le regole che esistono in Germania sugli interventi all'estero. Si tratterebbe di un ottimo segnale nella lotta contro il terrorismo". In cambio, già prima della cena di lavoro, Hollande ha leggermente modificato la posizione molto dura assunta questi giorni nei confronti del

tema dei rifugiati

, con la Francia che più volte ha parlato di chiusura delle frontiere usando accenti molto decisi con il primo ministro Manuel Valls. "E' nostro dovere accoglierli", ha ammesso Hollande davanti ad Angela Merkel, evitando l'insopportabile amalgama rifugiati-terroristi.

La Germania fa concessioni ma continua a non parlare neppure di un intervento diretto con raid in Siria e la posizione di Berlino resta quella di privilegiare una soluzione politica.


"Piano europeo contro il terrorismo"

- "Dobbiamo agire sul piano europeo - ha sottolineato Hollande all'Eliseo al fianco della Merkel dopo la cerimonia dell'omaggio alle vittime a place de la Republique - controllare gli spostamenti aerei, la vendita di armi, le frontiere esterne, sradicare il terrorismo. Dobbiamo prendere provvedimenti in Francia, in Germania, in Europa, agire sulla fonte, le cause e in particolare contro Daesh, in Siria e in Iraq".

Questo il senso della maratona diplomatica di Hollande, che ha visto lunedì il premier britannico David Cameron a Parigi, martedì il presidente Barack Obama a Washington ("con lui abbiamo concordato di intensificare i raid, coordinare gli sforzi per avere più informazioni sugli obiettivi", ha detto il capo dell'Eliseo). L'offensiva diplomatica proseguirà giovedì sera a Mosca da Vladimir Putin.

Giovedì incontro con Renzi

- Giovedì,in mattinata, il presidente francese riceverà all'Eliseo il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il premier, che in giornata ha sentito il primo ministro turco Davutoglu, ribadirà la linea del governo italiano sul fronte internazionale: conferma dell'impegno, dall'Afghanistan al Libano all'addestramento in Iraq, ma no ad ogni ipotesi di raid italiani. A Parigi insomma Renzi non dovrebbe giungere con un'offerta simile a quella tedesca.