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Nizza, è vivo l'eroe che in moto ha tentato di fermare il camion

Franck, padre di famiglia che lavora allʼaeroporto, ha capito subito quel che stava accadendo e ha messo a repentaglio la propria vita per tentare di bloccare la follia di Bouhlel

Con il suo coraggio, davvero non comune, ha affrontato a viso aperto Mohamed Lahouaiej Bouhlel, provando a bloccare la folla corsa del camion che il 14 luglio ha falciato e ucciso 84 persone sulla Promenade des Anglais a Nizza.

Il suo nome è Franck ed è stato uno dei primi a capire quel che stava per succedere. E non ci ha pensato due volte. Ha fatto scendere dallo scooter la moglie, poi ha affiancato il terrorista e lo ha aggredito.

"Ero pronto a morire pur di fermarlo", racconta ora Franck, padre di famiglie e dipendente dell'aeroporto della città francese, in un'intervista rilasciata al quotidiano Nice-Matin.

Il video che riprende la sua eroica azione ha fatto il giro del mondo. Prima insegue il camion bianco, poi riesce a salire sul mezzo, dal lato del conducente, e si ritrova faccia a faccia con il killer. "L'ho picchiato, picchiato, picchiato ancora. Colpi sul viso, non diceva niente, non reagiva", racconta l'uomo.

Poi si ritrova una pistola puntata contro: "Ha premuto il grilletto ma l'arma si è inceppata". Il confronto col killer viene però interrotto dai primi colpi della polizia. Rifugiatosi sotto al camion, Franck si protegge la testa e attende la fine della pioggia di proiettili.

Ferito alla testa da Bouhlel, se l'è cavata con qualche punto di sutura. Secondo alcune testimonianze, grazie al suo coraggioso intervento, ha scongiurato un massacro ancora più drammatico.