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Nagasaki, le foto del disastro atomico rivelate dopo 70 anni

Gli scatti, realizzati subito dopo lo scoppio della bomba, furono sequestrati dai soldati americani. Ora saranno venduti per una cifra vicina ai 40mila dollari

Macerie, desolazione, cadaveri, i corpi impolverati dei sopravvissuti: si vede questo nelle fotografie scattate immediatamente dopo lo scoppio della bomba atomica a Nagasaki, in quel terribile 9 agosto 1945, e subito sequestrate dai soldati americani per il loro contentuto.

A più di settant'anni di distanza, gli scatti realizzati dal fotografo militare giapponese Yosuke Yamahata sono stati rivelati al mondo e saranno vendute dalla casa d'aste americana "RR Auctions", per un valore stimato attorno ai 40mila dollari.

Yamahata fu incaricato di documentare l'orrore dell'atomica appena dodici ore dopo l'esplosione. In tutto furono 250 le fotografie scattate e raccolte in un album. La casa d'aste americana le ha descritto in questo modo: "Le fotografie di Yamahata mostrano l'immensa distruzione degli edifici, dei veicoli e del popolo di Nagasaki. Sono state inserite due delle immagini più famose scattate dal fotografo: la madre che allatta al seno il figlio, apparsa su Life nel 1952, e una di un ragazzino che tiene una palla di riso in mano, copertina del suo volume Atomized Nagasaki".

Il 9 agosto 1945, a sole 72 ore dal primo bombardamento su Hiroshima, l'ordigno denominato "Fat Man" sconvolse per sempre la città e la storia di Nagasaki. Il bersaglio originario era Kokura, uno dei principali arsenali navali del Giappone, ma le avverse condizioni meteorologiche indussero il pilota del B-29 "Bockstar" a modificare i piani.