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In soccorso del Titanic, l'eccezionale impresa del transatlantico Carpathia

La nave giunse sul luogo del disastro qualche ora dopo il naufragio, alle 4 del 15 aprile 1912, salvò 705 superstiti e partì per New York, dove giunse il 18 aprile

In soccorso del Titanic, l'eccezionale impresa del transatlantico Carpathia - foto 1
ipa

Alle 23:40 di domenica 14 aprile 1912, l'inaffondabile Titanic urtò violentemente un iceberg, dando inizio al disastro navale più famoso del Novecento.

Tra i passeggeri in preda al panico e la corsa per mettersi in salvo, fu inviato un messaggio telegrafico di soccorso a Cape Race (Terranova), che si mise in contatto con un altro transatlantico che navigava nell'Atlantico del Nord: il Carpathia. Scattò subito l'operazione soccorso: la nave giunse sul luogo del disastro, dopo aver percorso una pericolosa rotta attraverso i campi di ghiaccio, alle 4 del 15 aprile, circa quattro ore dopo il naufragio. Nel corso delle ore successive l'equipaggio fece salire a bordo i 705 superstiti e partì per New York, dove giunse il 18 aprile.

Nella notte dell'incidente, il Carpathia navigava da New York a Fiume. Appena ricevuto il segnale di soccorso, il telegrafista del Carpathia Harold Cottam svegliò il capitano Arthur Rostron, che subito tracciò una rotta da percorrere a velocità massima (17 nodi, corrispondenti a 31 km/h) per l'ultima posizione nota del Titanic, a circa 58 miglia (93 chilometri) di distanza. Il percorso si dipanò lungo una pericolosa rotta costellata di ghiacci e iceberg, ma fortunatamente qualle notte non furono due i disastri navali.

Per l'aiuto prestato al Titanic, l'equipaggio del Carpathia venne premiato con medaglie dagli stessi superstiti: i membri dell'equipaggio vennero insigniti con medaglie di bronzo, gli ufficiali con medaglie d'argento; il comandante Rostron ricevette la medaglia d'oro e una coppa d'argento, offertagli da Margaret Brown, una delle superstiti del naufragio.

In seguito la storia del transatlantico fu di certo meno "eroica", ma altrettanto avventurosa. Durante la Prima Guerra Mondiale, il Carpathia venne utilizzato per trasferire le truppe statunitensi in Europa. Il 17 luglio 1918 venne però silurato al largo della costa orientale dell'Irlanda dal sommergibile tedesco U-55. Ironia della sorte, stavolta fu il Carpathia ad affondare: cinque membri dell'equipaggio morirono nella sala macchine, mentre tutte le altre 218 persone a bordo furono tratte in salvo il giorno seguente dalla nave Snowdrop.

Il ritrovamento del Carpathia avvenne il 9 settembre 1999, sul fondo dell'Oceano Atlantico a circa 185 miglia (298 chilometri) a ovest di Lands End, il punto più occidentale dell'Inghilterra.