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Airbus, è sempre bufera sulla Lufthansa "Non conosciamo le malattie dei piloti"

Media tedeschi: "Crolla un mito". La compagnia si difende sulla questione dei certificati medici. LʼLba: "Dichiararono idoneo Lubitz nel 2014"

lufthansa
-afp

Come è possibile che un giovane che soffriva di problemi psichici, e probabilmente anche di vista, fosse alla guida di quell'aereo da solo? Le rivelazioni su Andreas Lubitz scuotono l'opinione pubblica tedesca. Sotto accusa la Lufthansa e per i media locali "crolla un mito". La compagnia si difende sulla questione dei certificati medici: "Non conosciamo le malattie dei piloti, solo l'idoneità".

"Nel caso dei piloti ci atteniamo al giudizio di medici che ne certificano l'idoneità al volo, la non idoneità o l'idoneità con riserva", spiega il portavoce Helmut Polksdorf. In questa riserva potrebbe essere contemplato "il caso dell'uso obbligatorio degli occhiali, ad esempio". "L'idoneità al volo viene verificata e certificata ogni anno dai medici specializzati di un'istituzione federale: la Lba, Luftfahrtbundesamt", aggiunge.

"Ogni pilota prima di essere assunto da noi affronta un test severo, atto a certificarne le condizioni fisiche e psicologiche. Dopo l'assunzione, che avviene nel caso in cui il test sia superato, i piloti si sottopongono a controlli annuali, cosiddetti 'medical', che anche in questo caso ne testano condizioni fisiche e psichiche". Nel caso in cui un pilota fosse dichiarato inidoneo al volo, esistono diverse possibilità: "Il reimpiego nel personale di terra è possibile, ma non garantito - spiega il portavoce - . Se si è di fronte al caso di un pilota che abbia meno di 35 anni e che abbia lavorato da meno di 10 anni presso Lufthansa, l'inidoneità al volo certificata dal medico può comportare il pagamento di un'assicurazione (una tantum)".

Quello che sarebbe potuto accadere a Lubitz fra sei mesi, se il progredire dei suoi disturbi avesse comportato una revisione dell'idoneità di cui finora era in possesso. "Se il pilota ha più di 35 anni, e lavora in Lufthansa da più di 10, può andare in pensione", continua il portavoce, chiarendo i casi relativi al personale di più lunga esperienza. Tutti i piloti di Lufthansa e Germanwings, assicura fra l'altro, "sono dotati di un contratto a tempo indeterminato con le compagnie, che hanno un contratto di lavoro molto simile".

Lba: "Certificato rilasciato da Lufthansa nel 2014" - Il certificato di idoneità al volo di Lubitz "è stato rilasciato nel 2014 dal centro aeromedico della Deutsche Lufthansa Ag di Monaco". Lo ha reso noto l'Lba, l'istituto medico federale tedesco cui la stessa Lufthansa aveva rimandato per le responsabilità circa l'idoneità di Lubitz a pilotare aerei di linea.

Le dichiarazioni della ex fidanzata di Lubitz alla Bild, secondo cui il co-pilota di Germanwings sarebbe stato sotto pressione per il contratto, non trovano quindi riscontro: Lubitz doveva avere, in quanto pilota, un contratto a tempo indeterminato.

Ma se i controlli avvengono soltanto una volta all'anno, come si verifica quali sono le condizioni di salute di chi si ammala nel corso dei mesi successivi al check? "E' lo stesso pilota a dover dichiarare la malattia, e a dover dire di non essere in condizione di volare". E se lo nasconde? A quel punto può sopraggiungere un problema. A meno che i colleghi o i superiori, notando comportamenti alterati, dovuti ad esempio all'assunzione di alcool o droghe da parte di qualche pilota o a stress eccessivo, non segnalino la circostanza facendo scattare nuove verifiche.