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Strage Parigi, identificato kamikaze Stade de France: era iracheno

LʼIsis indennizzò la famiglia del terrorista con un risarcimento di 5mila dollari americani e con un gregge di pecore. Uno dei fratelli sarebbe in Europa per compiere attentati

Gli inquirenti francesi hanno identificato formalmente uno dei due kamikaze che il 13 novembre 2015 si fecero esplodere allo Stade de France di Saint-Denis.

Si trattava di un iracheno con falso passaporto siriano, proveniente da Mosul. L'Isis, aggiungono gli inquirenti, indennizzò la famiglia del terrorista, il ventenne Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi, con un risarcimento di 5mila dollari americani e con un gregge di pecore.

Il chiarimento sulla vera identità dell'attentatore suicida è contenuto in documenti dei servizi segreti di recente utilizzati per l'istruttoria.

Originario di un piccolo villaggio iracheno, il ventenne si era trasferito a Mosul, in Iraq, città passata nel giugno 2014 sotto il controllo dell'Isis. I capi dell'organizzazione che, secondo i francesi, hanno avvertito i familiari della morte del figlio provvedendo poi all'indennizzo, non hanno mai detto loro delle stragi di Parigi ma soltanto di una non precisata missione suicida a Baghdad.

Ammar Ramadan Mansour Mohamad al Sabaawi aveva finito il liceo con un diploma di maturità ed era il più piccolo di una famiglia di cinque fratelli. Il primo era militare sotto Saddam Hussein fino all'intervento americano del 2003, il secondo lavorerebbe come tassista a Mosul, gli altri due sarebbero arruolati con la jihad. Uno dei due, in particolare, preoccupa gli inquirenti, in quanto sarebbe riuscito ad arrivare in Europa con l'intenzione di commettere attentati.