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SpaceX, nel 2018 invia i primi due turisti intorno alla Luna

Un viaggio di 643mila chilometri per il quale i due passeggeri inizieranno lʼaddestramento nel corso dellʼanno

Elon Musk manderà sulla Luna due privati cittadini.

Il miliardario fondatore di Tesla e SpaceX ha annunciato che il prossimo anno due turisti dello spazio, e non astronauti della Nasa, saranno inviati in un viaggio privato a pagamento intorno alla Luna. Un viaggio fino a 643.000 chilometri, della durata di una settimana, per il quale i due hanno già lasciato un "deposito significativo". Il viaggio è atteso nella seconda metà del prossimo anno.

I preparativi per i due, di cui non sono stati diffusi i nomi, inizieranno nel corso di quest'anno, con le visite mediche e l'addestramento necessario per un viaggio di una settimana nello spazio.

La missione "privata" apre una nuova frontiera nel turismo spaziale e riaccende l'attenzione sulla Nasa. Alcuni osservatori mettono in evidenza i rischi a cui si espone Musk con l'accelerazione. Altri esperti invece ritengono l'annuncio tempestivo. Fra questi ultimi c'è Phil Larson, ex consigliere per le politiche dello spazio di Barack Obama. Con l'amministrazione Trump che deve decidere cosa fare della Nasa e del suo programma, l'annuncio di Musk "mostra che l'industria spaziale commerciale americana è pronta ad andare oltre l'orbita bassa della terra non in dieci anni ma ora", spiega Larson.

La missione di SpaceX nel 2018 potrebbe così arrivare prima che la Nasa abbia una nuova chance di andare sulla Luna. Anche se con Trump alla Casa Bianca l'agenzia spaziale americana potrebbe muoversi più velocemente che in passato: il presidente ha infatti espresso il proprio appoggio a un programma spaziale più ambizioso, dicendosi pronto a "liberare i misteri dello spazio". Fra SpaceX e la Nasa, che hanno un contratto che le lega, non c'è però alcuna competizione, mette in evidenza Musk. "Siamo a favore di qualsiasi cosa favorisca l'esplorazione dello spazio. Quello che è importante e avanzare l'esplorazione e superare quanto raggiunto dal programma Apollo nel 1969, e avere un futuro nello spazio che possa ispirare".