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Siria: uccisi 160 jihadisti, 3mila in fuga Turchia: "Mosca ha violato spazio aereo"

Il presidente turco Erdogan ha dichiarato inaccettabili i raid russi avvertendo Mosca che corre il rischio di diventare una presenza ostile

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"Circa 160 militanti jihadisti sono rimasti presumibilmente uccisi domenica" durante un attacco dell'esercito siriano nella provincia di Deir Ezzor. Lo sostiene una fonte militare russa da Latakia, dove c'è una base aerea russa, citata dall'agenzia Ria Novosti. Intanto sarebbero almeno 3mila i miliziani fuggiti dalla Siria in Giordania nel timore dell'avanzata dell'esercito siriano su tutti i fronti e dei raid aerei di Mosca.

Siria: uccisi 160 jihadisti, 3mila in fuga Turchia: "Mosca ha violato spazio aereo"

Domenica l'esercito siriano ha lanciato un'offensiva nella periferia di Damasco, nelle provincie di Deir Ezzor e Homs e vicino alla città di Palmira. Oggi elicotteri delle milizie di Assad hanno lasciato cadere volantini nel sud della provincia di Hama, invitando i terroristi ad arrendersi e ammonendo i civili dell'inizio di una rilevante operazione militare.

Intanto la Turchia accusa Mosca di aver violato il proprio spazio aereo. Un jet da combattimento russo sabato, otto minuti dopo la mezzanotte, avrebbe sorvolato l'area turca nella provincia di Hatay, vicino al confine siriano. In una nota si legge che "il velivolo russo è stato intercettato da due F-16 dell'aviazione turca, che stavano conducendo un pattugliamento nella regione".

Nelle ultime 24 ore l'aviazione militare russa avrebbe effettuato 25 raid colpendo 9 obiettivi dell'Isis. Gli attacchi hanno distrutto due depositi di armi nella provincia di Homs. Colpita anche una base con 30 mezzi, inclusi tank T-55 sequestrati all'esercito siriano nella provincia di Idlib e un posto di comando nella provincia di Hama.

La Turchia ha formalmente chiesto alla Russia di non ripetere violazioni di questo tipo, precisando che in caso contrario, Mosca dovrà ritenersi responsabile per qualsiasi "incidente indesiderato" che potrebbe accadere. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avvertito la Russia che corre il rischio di diventare una presenza ostile nella regione.

Il ministro degli Esteri turco, Feridun Sinirlioglu, ha chiamato il suo omologo russo, Sergei Lavrov, per esprimere le dure proteste del Paese. Sinirlioglu ha affrontato la questione con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg che ha dichiarato: "Le azioni militari della Russia in Siria non contribuiscono alla sicurezza della regione". Stoltenberg ha convocato il Consiglio Atlantico e si è unito alle affermazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha definito "inaccettabili" le violazioni dello spazio aereo turco, aggiungendo: "Mosca deve rispettare lo spazio aereo Nato".

Dalla Russia, intanto, è arrivata la conferma del passaggio di un jet russo nei pressi del confine turco-siriano. Secondo fonti militari turche citate dal quotidiano Hurriyet, la spiegazione data da Mosca sull'incidente sarebbe "frutto di un errore di navigazione".