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Aleppo, riprendono i bombardamenti: tutti gli ospedali fuori uso

Le forze del regime di Assad hanno scatenato una serie di attacchi di artiglieria sulla zona est della città per costringere i ribelli alla resa

Dopo un mese di "tregua", sono ripresi i bombardamenti delle forze del regime siriano sulla zona est di Aleppo, da lungo tempo sotto controllo dei ribelli.

"I pesanti e ripetuti raid hanno messo fuori uso tutti gli ospedali da campo e cliniche mobili della zona assediata dalle forze lealiste", ha annunciato l'Oms. Secondo Medici senza frontiera si tratta della "peggiore campagna di bombardamenti degli ultimi anni" su Aleppo.

Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, nei raid odierni su Aleppo est sono morti almeno 27 civili e negli ultimi cinque giorni di bombardamenti governativi sono oltre 150 in tutto le persone uccise. L'agenzia siriana Sana, controllata dal governo, parla invece di 2 uccisi in tutto e di 11 feriti in bombardamenti di artiglieria degi insorti su Aleppo ovest (controllata dal governo) e a Damasco. I media governativi non fanno menzione di raid aerei sui quartieri di Aleppo est controllati dagli insorti.

"Le persone si addormentano al suono dei bombardamenti e si risvegliano al suono dei bombardamenti", ha dichiarato il direttore dell'Osservatorio siriano, Rami Abdel Rahman. Per costringere i ribelli alla resa, le forze del regime intenderebbero, dunque, andare avanti con gli attacchi e allo stesso tempo boicottare l'arrivo di ogni tipo di aiuto e di vivere ai civili.

Usa a Damasco e Mosca: "Azioni atroci" - Gli Stati Uniti, intanto, mettono in guardia la Siria e la Russia contro le "azioni atroci" su Aleppo. In una nota della Casa Bianca, il consigliere per la sicurezza nazionale Susan Rice ha condannato i bombardamenti che hanno distrutto gli ospedali, aggiungendo che "il regime siriano e i suoi alleati, la Russia in particolare, sono responsabili delle conseguenza immediate e di lungo termine di tali azioni". Mosca deve "immediatamente" fermare le violenze e consentire l'arrivo aiuti umanitari.

Onu: "Inorriditi dalle violenze" - Anche le Nazioni Unite si sono dette "inorridite" dall'escalation di violenza in Siria, chiedendo quindi accesso immediato ad Aleppo. L'Onu ha fatto appello a tutte le parti affinché si interrompano gli "attacchi indiscriminati contro civili e infrastrutture civili".