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Siria, l'annuncio di Putin: "Martedì inizia il ritiro delle forze russe"

"Obiettivi raggiunti, ora si inizino le negoziazioni tra le forze del Paese", ha detto. Assad: "Pronto ad avviare un processo politico". Ok da Berlino, Obama chiama Mosca per la road map La denuncia: 1.500 persone uccise in Siria da armi chimiche

Siria, l'annuncio di Putin:
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La Russia inizierà martedì il ritiro delle proprie forze dalla Siria.

Lo ha annunciato il presidente Vladimir Putin. "Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti - ha sottolineato l'inquilino del Cremlino -. Spero che la decisione sia una buona motivazione per dare inizio alle negoziazioni politiche tra le forze del Paese". Resteranno operative solo due basi russe: una navale e una aerea.

In un incontro a Mosca con i suoi ministri della Difesa e degli Esteri, Putin ha detto che il ritiro avrà inizio martedì. E ha anche ordinato l'intensificazione del ruolo della Russia nel processo di pace per mettere fine alla guerra.

"Conquistati 10mila kmq - "Con il sostegno della nostra aviazione, le truppe siriane hanno liberato 400 aree abitate e oltre 10mila chilometri quadrati di territorio", ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu.

Restano attive due basi - Il presidente russo ha già informato il leader siriano Bashar al Assad della decisione di ritirare le forze russe dalla Siria. Continueranno a essere operative la base aerea di Hemeimeem, nella provincia di Latakia, e quella navale nel porto di Tartous. Le basi di Tartous e Hemeimeem opereranno d'ora in poi in regime di "routine". E i militari russi che resteranno in Siria vigileranno sulla tenuta del cessate-il-fuoco.

Assad: "Pronto ad avviare processo politico" - In una conversazione telefonica con Putin, Assad ha detto di "essere pronto a iniziare il processo politico nel Paese al più presto possibile". Lo riporta il Cremlino. Putin e Assad hanno inoltre espresso la speranza congiunta che i negoziati a Ginevra possano produrre "effetti concreti".

Il messaggio di Putin - Ecco il messaggio con cui Putin ha annunciato l'inizio del ritiro delle forze russe dalla Siria: "Il compito affidato al nostro ministero della Difesa e alle nostre forze armate è stato nel complesso eseguito e dunque ho ordinato di iniziare il ritiro della maggior parte del nostro contingente militare dalla Repubblica di Siria".

In un comunicato del Cremlino, inoltre, si legge come l'iniziativa abbia ricevuto anche il sostegno di Assad: "Di comune accordo è stato deciso che Mosca manterrà una base aerea per controllare il rispetto del cessate-il-fuoco in vigore dal 27 febbraio scorso".

L'intervento russo in Siria - I primi raid della Russia in Siria risalgono all'ottobre scorso. Non mancarono le polemiche, con gli Stati Uniti che parlarono esplicitamente di "aggressione".

Germania: "Ritiro aumenterebbe pressione su Assad"
- Da Berlino arriva l'ok alla decisione di Mosca. "Se l'annuncio del ritiro delle forze russe si concretizzerà - ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier -, ciò aumenterà la pressione sul regime del presidente Bashar Assad per negoziare finalmente e seriamente una transizione politica pacifica a Ginevra".

Obama-Putin, telefonata su prossimi passi - Barack Obama e Vladimir Putin hanno discusso, nel corso di un colloquio telefonico, del parziale ritiro delle forze russe dalla Siria e ''dei prossimi passi necessari'' per la fine delle ostilità ''con l'obiettivo di far avanzare le trattative politiche su una risoluzione del conflitto''. Obama pur notando progressi nella riduzione della violenza e nell'assistenza umanitaria ha messo in evidenza la necessità per il regime di consentire la consegna senza ostacoli degli aiuti umanitari