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Siria, ribelli: "Da regime bombe al fosforo su campo a nord Aleppo"

AllʼOnu riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza: "Giorni agghiaccianti, raggiunte nuove vette di orrore". La Francia: "Sono stati commessi crimini di guerra"

Le forze russe e siriane hanno bombardato il campo rifugiati palestinese di Handarat, alla periferia nord di Aleppo, dopo che i ribelli ne avevano ripreso il controllo.

Lo riferiscono sia l'esercito siriano sia i ribelli, i quali denunciano l'utilizzo di bombe al fosforo da parte delle forze di Damasco. La Francia a margine della riunione di emergenza all'Onu: "Commessi crimini di guerra". L'inviato Staffan De Mistura: "275mila persone sotto assedio".

Per l'inviato speciale delle Nazioni Unite, inoltre, le vittime nell'ultima settimana dei raid sulla città sono 139, mentre altre 74 sono morte nella parte rurale vicino ad Aleppo: il bilancio complessivo è di 213 vittime.

Sabato mattina le forze de regime siriano avevano preso il campo, ma in serata i ribelli avevano lanciato una controffensiva per recuperarne il controllo. L'esercito è sostenuto da milizie appoggiate dall'Iran, dal gruppo sciita libanese Hezbollah e da una milizia palestinese, nota come "Gerusalemme Palestina". Si tratta di un campo in posizione strategica perché si affaccia sulla cosiddetta strada del Castello.

Continuano i raid su Aleppo, 139 morti nell'ultima settimana - Intanto, gli aerei da guerra siriani e russi continuano a bombardare anche i quartieri della zona est di Aleppo, controllati dall'opposizione siriana armata, dove sono 275mila le persone asssediate da più di 20 giorni. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, elicotteri del regime hanno lanciato barili-bomba sui quartieri di Al Halak e Al Sakhur. Inoltre aerei da combattimento, che non si sa se appartengano a Siria o Russia, hanno attaccato i quartieri di Al Ansari, Al Zabdia, Al Fardus, Al Moyasar e Bustan al Qasr, provocando almeno 23 vittime. Il bilancio dei morti nell'ultima settimana sale a 139.

Onu: "Giorni agghiaccianti, tra i peggiori del conflitto" - "Questi sono giorni agghiaccianti, tra i peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore". Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, ribadendo la sua "delusione" per il mancato accordo sulla ripresa del cessate il fuoco deciso il 9 settembre da Usa e Russia.

Francia: "Ad Aleppo commessi crimini di guerra" - Dure anche le parole dell'ambasciatore francese presso le Nazioni Unite, François Delattre. "Ad Aleppo vengono commessi dei crimini di guerra che non devono rimanere impuniti", ha detto. Poi ha accusato il regime del presidente siriano Bashar al Assad di perseguire una soluzione militare al conflitto e di servirsi dei negoziati come di "una cortina di fumo". Anche l'ambasciatore britannico, Matthew Rycroft, ha sottolineato come "le bombe incendiarie lanciate indiscriminatamente su Aleppo costituiscano una chiara violazione della legge internazionale".

Scontro tra gli Usa e la Russia - La pace in Siria "adesso è un lavoro quasi impossibile", ha detto l'ambasciatore della Russia presso le Nazioni unite, Vitaly Churkin. Durissima la replica degli Stati Uniti, che definiscono l'azione di Mosca in Siria "una barbarie, non antiterrorismo". Un botta e risposta che arriva dopo la richiesta di Ban Ki-moon, di "fare di più per mettere fine all'incubo".