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Siria, ad Aleppo altro ospedale colpito dai raid del regime: vittime

Un altro ospedale è stato colpito da un attacco aereo delle forze di Assad ad Aleppo, in un distretto della città siriana controllato dai ribelli, secondo quanto riferisce Al Jazeera.

Fonti locali parlano di cinque morti. Si contano poi diversi feriti, tra i quali almeno un infermiere. La clinica era specializzata in odontoiatria e malattie croniche, ma in questo periodo veniva usata per tutte le cure mediche necessarie.

Secondo "fonti degli attivisti", sono venti i bombardamenti compiuti nella giornata di venerdì su aree della città controllate dai ribelli. Le vittime sarebbero in tutto 25. Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani Ondus, negli ultimi sette giorni ad Aleppo sono rimasti uccisi 202 civili, tra cui oltre 50 bambini e almeno 20 donne. Nella sola giornata di giovedì, 54 persone sono morte in seguito al bombardamento dell'ospedale della città gestito da Medici senza frontiere.

Uno dei raid odierni ha colpito anche una moschea, mietendo 15 vittime. La struttura si trova nel quartiere Midan, sotto il controllo dei lealisti. Altre vittime sono segnalate dalla Sana in un altro bombardamento sul quartiere di Bab al Faraj. Il vicesegretario generale dell'Onu per i problemi umanitari, Stephen O'Brien, ha definito "catastrofica" la situazione ad Aleppo.

Intanto Russia e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per istituire un "regime del silenzio" in alcuni distretti di Damasco, Aleppo e Latakia a partire dal 30 aprile. Lo ha riferito Qadri Jamil, rappresentante dell'opposizione per il gruppo di Mosca a Ginevra. La tregua durerà per 72 ore. In questo lasso di tempo, ha sottolineato il generale Serghei Kuralenko, il capo del centro russo per la pacificazione delle parti belligeranti in Siria, "sarà vietato lo svolgimento di azioni bellico e l'uso di ogni tipo di armi".