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Russiagate, l'ex capo della Sicurezza di Trump rischia processo

Ma la Casa Bianca nega documenti necessari per le indagini

Russiagate, l'ex capo della Sicurezza di Trump rischia processo - foto 1
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L'ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn potrebbe essere perseguito penalmente e dovrebbe restituire i soldi ricevuti da governi stranieri: lo sostengono i due deputati che guidano la commissione della Camera che indaga sul Russiagate.

Documenti militari mostrano che Flynn non chiese l'autorizzazione né informò il governo Usa sui pagamenti per i suoi interventi in Russia nel 2015 e per l'attività di lobbying per Ankara.

La Casa Bianca si è però rifiutata di fornire ai deputati che indagano sul Russia-gate informazioni e documenti legati all'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, costretto a dimettersi per aver mentito al vice presidente Mike Pence di aver discusso di sanzioni con l'ambasciatore russo in Usa.

Gli atti negati riguardano il nulla osta di sicurezza e pagamenti ricevuti da organizzazioni legate al governo russo e turco. Sei le richieste della commissione che indaga ma la Casa Bianca ha usato vari motivi per opporsi.

La Casa Bianca ammette di non essere in grado di dire se l'ex segretario alla sicurezza nazionale Michael Flynn può aver violato la legge in relazione ai suoi viaggi all'estero (a Mosca) e ai soldi ricevuti da governi stranieri (Russia e Turchia) quando era consigliere della campagna di Trump. Lo ha detto il portavoce Sean Spicer, precisando che tutto risale al periodo precedente all'insediamento di Trump alla Casa Bianca.