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Renzi: "No alle riunioni ogni 15 giorni" Migranti, Hollande: difesa comune frontiere

Vertice dei leader socialisti europei allʼEliseo. Tra i temi, la questione drammatica dei rifugiati. Il premier Renzi critica le istituzioni Ue: "Diamo lʼidea che non governiamo lʼimmigrazione"

Renzi:
ansa

"Quella dei rifugiati è una crisi urgente.

E' necessaria una difesa comune delle frontiere esterne affinché i singoli Paesi non ripristino i controlli dei confini interni". Lo ha detto il presidente francese, François Hollande, al vertice dei leader socialisti all'Eliseo. "Se l'Ue non risponderà alle esigenze di sicurezza e speranza rischierà di essere cancellata". Renzi ha criticato le istituzioni Ue: "No alle riunioni ogni 15 giorni".

Al vertice, convocato dal presidente francese Francois Hollande, erano presenti oltre a Renzi i capi del governo di Francia, Manuel Valls, Austria, Werner Feymann, Grecia, Alexis Tsipras, Malta, Joseph Muscat, e Portogallo, Antonio Costa, oltre al vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, al ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, e il presidente del partito laburista olandese, Diederick Samsom.

Per le istituzioni europee c'erano l'Alto rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini, il commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, e quello per l'Unione energetica Maros Sefcovic, con il presidente del parlamento europeo, Martin Schulz e il capogruppo del Pse, Gianni Pittella.

Hollande: "No concessioni a Turchia su diritti umani" - "La Turchia - ha detto Hollande - si è impegnata a riprendersi i migranti che hanno attraversato illegalmente le frontiere verso la Grecia e per questo ci sono delle contropartite previste, ma non deve esserci alcuna concessione sui diritti umani e sui criteri per la liberalizzazione dei visti" dei cittadini turchi che viaggiano nell'area Schengen.

I termini dell'accordo possono diventare dei "fattori di chiarificazione e trasparenza nei rapporti fra l'Europa e la Turchia anche per i negoziati d'adesione", ha concluso Hollande.

Renzi: "Investimenti a cultura sono riposta a terrorismo" - "Bisogna fare di più per investimenti. Ma diciamo anche, e lo diciamo qui a Parigi, che gli investimenti su cultura, istruzione e periferie fanno parte di una risposta complessiva al terrorismo, non possiamo più limitarci a una linea solo ed esclusivamente securitaria alla quale dobbiamo dare un valore aggiunto su cultura", ha dichiarato il premier Matteo Renzi.

"Diamo idea che non governiamo immigrazione" - "Diamo l'idea che non governiamo processi epocali come quelli migratori", ha sottolineato poi Renzi. "Crescita, crescita, crescita. Non può che essere questo il mantra", ha sottolineato il presidente del Consiglio Renzi. "Dobbiamo dare una mano all'Europa, anche con la politica. E' tempo una iniziativa dei socialisti e democratici europei, che solleciti investimenti e flessibilità".

"Austerity non funziona" - "L'austerity in Europa non funziona, o come minimo ha portato sfortuna: basta guardare la lunga fila di governi 'rigoristi' che sono caduti come in un domino: Grecia, Portogallo, Spagna, adesso Irlanda". C'è, insomma, ha osservato il premier italiano, "un tema ingovernabilità, a fronte di un populismo montante", come conseguenza delle politiche di austerità. C'è bisogno di politica e noi - ha insistito Renzi - dobbiamo prenderla come una sfida in positivo. A Parigi facciamo un passo avanti per dare unità e visione e strategia ai Socialisti e Democratici in Europa. Con l'Italia - ha sottolineato - che su questi temi (e in particolare il lavoro) detta l'agenda".

Gestione della crisi - Renzi ha poi criticato "il lavoro delle istituzioni europee", ma in particolare per quanto riguarda la gestione della crisi dei rifugiati da parte dei vertici Ue: "Non è possibile - ha detto - fare un Consiglio europeo ogni 15 giorni. Diamo l'idea che non governiamo processi epocali come quelli migratori".

"La cultura è la risposta al terrorismo" - Il presidente del Consiglio ha poi insistito che "bisogna fare di più per gli investimenti", ritornando sulla sua idea che bisogna puntare sulla cultura come motore dell'integrazione. "Noi diciamo anche, e lo diciamo qui a Parigi - ha affermato -, che gli investimenti su cultura e istruzione e per le periferie urbane fanno parte di una risposta complessiva al terrorismo. Non possiamo più limitarci a una linea solo ed esclusivamente 'sicuritaria'", alle politiche di sicurezza bisogna "dare un valore aggiunto" con gli investimenti nella cultura.

Renzi, infine, si è detto "soddisfatto per la riunione" dei leader socialisti, e per il fatto, ha concluso, che "adesso tutti parlano lo stesso linguaggio".