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Putin assediato sul caso Ucraina abbandona il vertice G20 a Brisbane

Lʼaereo presidenziale partito prima del comunicato ufficiale. Ma lo stesso Putin aveva ammesso "divergenze ma clima costruttivo"

putin g20 brisbane
-afp

Il presidente russo Vladimir Outin ha lasciato Brisbane, al termine di un vertice teso a causa della crisi Ucraina. L'aereo presidenziale ha lasciato l'aeroporto della città australiana prima della pubblicazione del comunicato finale. Ma poco prima lo stesso Putin aveva visto i giornalisti parlando di un summit costruttivo: "Alcuni dei nostri punti di vista non coincidono, ma le discussioni sono state complete, costruttive e molto utili".

Putin assediato sul caso Ucraina abbandona il vertice G20 a Brisbane

Putin ha critica la decisione dell'ucraina di isolare economicamente l'est separatista e filorusso del Paese definendolo un "grave errore" in quanto isola di fatto quei territori dal resto dell'Ucraina. In una conferenza stampa in margine al Vertice del G20 di Brisbane, Putin ha detto : "Ho appreso dai media l'isolamento economico delle regioni di Lugansk e Donestk. Penso sia stato un grave errore". Putin intende parlarne con il presidente ucraino Petro Poroshenko.

Putin si aspettava una calda accoglienza diplomatica e probabilmente è rimasto deluso, benchè il suo arrivo con quattro navi da guerra russe che incrociavano al largo delle acque australiane non lo abbia certo aiutato. Putin deve aver avuto qualche cattivo presentimento quando all'aeroporto è stato ricevuto da un assistente del ministero della Difesa, mentre ad attendere Obama e il premier cinese Xi Jinping c'erano il governatore e il procuratore generale. Deve aver fugato ogni dubbio quando il protocollo per la foto di gruppo dei Grandi gli ha assegnato sì il posto in prima fila ma all'estremità.

Obama: Putin non rispetta accordi Minsk - "Se la Russia in Ucraina continuerà a violare lo spirito dell'accordo di Minsk, che Putin stesso ha accettato, l'isolamento della Russia continuerà". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa al vertice del G20 in Australia. "La Russia ha l'opportunità di prendere una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale - ha detto ancora Obama - se lo farà io sarò il primo a eliminare le sanzioni che obiettivamente hanno un effetto devastante su economia russa. Se continuerà a violare il diritto e gli accordi di Minsk allora continuerà anche l'isolamento della Russia".

Cameron: da Ue e Usa messaggio chiaro a Putin - "Durante il G20 è arrivato un messaggio molto chiaro dall'Europa e dagli Usa alla Russia sul modo nel quale noi intendiamo affrontare la crisi ucraina nei prossimi mesi e nei prossimi anni". Lo ha detto il premier britannico David Cameron.

Del resto, prima che il G20 cominciasse, il premier britannico David Cameron aveva ammonito che "c'è il potenziale per ulteriori sanzioni se continueremo a vedere truppe russe" in Ucraina. Mentre il premier canadese, Stephen Harper, ha attaccato frontalmente Putin nel loro primo incontro: "Le stringerò la mano ma ho una sola cosa da dirle: dovete andarvene dall'Ucraina". Putin ha ribattuto che "è impossibile, perché i russi non ci sono, se intende l'esercito russo", ha riferito il suo portavoce Dmitri Peskov, parlando di uno scambio "nei limiti delle buone maniere", in uno dei suoi acrobatici tentativi di gettare acqua sul fuoco.

Obama non è stato meno tenero con il leader del Cremlino, con cui ha avuto solo brevi colloqui in piedi: "Gli Usa si oppongono all'aggressione russa in Ucraina, che è una minaccia per il mondo, come abbiamo visto con l'abbattimento del volo MH17", ossia il Boeing malese colpito lo scorso luglio nei cieli dell'est ucraino (298 morti). Putin è finito nel mirino anche di una delle proteste a margine del vertice: australiani di origine ucraina hanno indossato sulla testa fasce con la scritta 'Putin killer' e poi, avvolti nelle bandiere dei Paesi che hanno perso propri cittadini nell'abbattimento dell'aereo malese, hanno srotolato una grande bandiera ucraina contro i suoi "atti omicidi".

Neppure i bilaterali con i leader europei sembrano essere andati bene. Con Cameron Putin ha scambiato una stretta di mano davanti alle telecamere, ma poi l'incontro è stato a porte chiuse. Segno di una certa tensione, anche se Peskov si è affrettato a sottolineare che i due leader hanno espresso un "interesse comune per la ripresa dei rapporti (tra la Russia e l'Occidente) e per l'adozione di misure efficaci per risolvere la crisi ucraina". I media britannici sostengono che i due hanno avuto uno "scambio di opinioni franco, ma non sono arrivati a nessuna svolta".

Ad Hollande il presidente russo ha chiesto di "ridurre al minimo i rischi e le conseguenze negative" delle tensioni internazionali nelle relazioni bilaterali, su cui pesa anche la sospensione francese della consegna delle due navi da guerra Mistral. Degli incontri con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il neo presidente della Commissione Ue Jean-Claude Junker, incentrati sull'Ucraina, Peskov ha lasciato trapelare solo che sono stati "lunghi e circostanziati". Ma la Merkel ha ribadito che "la situazione attuale non è soddisfacente, al momento è in agenda allungare la lista di persone" da sanzionare.

Sembra essere andata meglio con Renzi, che ha auspicato un dialogo nello "spirito di Milano" del recente incontro Asem per "tentare di trovare una soluzione" alla crisi ucraina. "Tenendo conto dell'importanza dei nostri rapporti, sono molto grato di questa possibilità di incontrarla a margine del G20", gli ha risposto sorridente Putin, che ha accettato anche il suo invito a visitare l'Expo 2015 a Milano.