Preghiere e fiori a Sousse per la strage Ma per qualcuno vale solo un selfie
Il luogo della mattanza è diventato meta di pellegrinaggio dei turisti. Ma non tutti pensano alle vittime
Mentre la Tunisia è ancora sotto shock per l'attacco terroristico a Sousse, il luogo della strage è diventato meta di pellegrinaggio dei turisti rimasti nel Paese, che portano fiori e pregano sulla spiaggia bagnata di sangue.
Ma per qualcuno, che si preoccupa solo si scattarsi un selfie, si tratta semplicemente di un'occasione in più per un post da protagonista sui social.
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