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Parigi, l'uomo ucciso dagli agenti aveva in tasca un disegno con la bandiera dell'Isis

Panico davanti a un commissariato a un anno esatto dallʼattentato a Charlie Hebdo. In tasca un biglietto in arabo: "Per vendicare i morti in Siria". Una testimone: "Nessun coltello, aveva le mani alzate". Ministro Giustizia: "Non legato a estremisti"

Parigi, l'uomo ucciso dagli agenti aveva in tasca un disegno con la bandiera dell'Isis - foto 1
-afp

Attimi di paura davanti a un commissariato del 18esimo arrondissement di Parigi, vicino a Montmartre.

Un uomo armato di coltello e con una finta cintura esplosiva è stato abbattuto a colpi d'arma da fuoco. Secondo il ministro dell'Interno, prima di essere ucciso ha gridato "Allah Akbar". Le ricostruzioni ufficiali sono smentite da una testimone, secondo cui il presunto attentatore non era armato. L'uomo ucciso aveva un disegno con la bandiera Isis.

Parigi, lʼuomo ucciso dagli agenti aveva in tasca un disegno con la bandiera dellʼIsis

Ministo Taubira: "Non legato a radicalismo islamico" - Stando alle informazioni di cui si dispone finora l'uomo responsabile dell'attacco non aveva legami con il radicalismo islamico. È quanto ha detto la ministra francese della Giustizia, Christiane Taubira, alla televisione i-Tele, aggiungendo che è possibile che l'uomo fosse mentalmente instabile. Una fonte giudiziaria ha identificato l'aggressore come Ali Sallah, marocchino di 20 anni, nato nel 1995 a Casablanca. Sallah era un pregiudicato, arrestato dopo un furto commesso nel 2013 a Sainte-Maxime, cittadina del sudest della Francia. In quell'occasione aveva detto ai gendarmi di chiamarsi Sallah Ali, di essere nato nel 1995 a Casablanca e di non avere un domicilio fisso. Le sue impronte digitali erano state inserite nello schedario di polizia, cosa che ha permesso il riconoscimento.

La giornalista Anna Polonyi, che dalla finestra del suo appartamento vede l'esterno del commissariato di polizia, ha pubblicato sui social network foto in cui si vede un robot-artificiere dietro il corpo dell'uomo, che indossava jeans e un cappotto grigio. Polonyi ha riferito a Reuters che la sorella, che si trovava con lei nell'appartamento, aveva assistito all'accaduto: spiega che la polizia ha gridato contro l'uomo e che gli agenti hanno sparato contro di lui mentre correva verso di loro.

La rivendicazione in tasca - Un pezzo di carta con disegnata la bandiera dell'Isis e una rivendicazione manoscritta in arabo sono state ritrovate sul corpo dell'uomo ucciso. Nel testo di rivendicazione l'uomo parla di "atto per vendicare i morti in Siria", e giura fedeltà al califfo dell'Isis, Al-Baghdadi.

Inchiesta alla procura antiterrorismo - Gli inquirenti francesi hanno aperto un'inchiesta per terrorismo. Lo ha precisato un ufficiale di polizia. Il portavoce del ministro Cazeneuve ha spiegato: "Secondo le prime informazioni che ci sono state riferite, l'uomo avrebbe agito da solo". Sull'accaduto, ha aggiunto, "bisogna essere estremamente prudenti, è presto per parlare di atto terroristico".

"Fili uscivano dall'abito" - Un funzionario del sindacato di polizia ha spiegato perché l'uomo è stato ucciso: "Ha gridato Allah Akbar e aveva alcuni fili sporgenti dagli abiti. Ecco perché l'ufficiale di polizia ha aperto il fuoco". "Il terrorista ha agito secondo le modalità impartite dallo Stato Islamico", ha detto un altro sindacalista parigino, Rocco Contento. "Il terrorista ha tentato di colpire un agente schierato a protezione del commissariato con diversi colpi di coltello", ha aggiunto.

"Ucciso quando aveva le mani alzate" - "Non aveva in alcun modo un atteggiamento aggressivo". E' quanto ha riferito in lacrime Charlotte, una testimone della sparatoria. "Ero a pochi metri di distanza. Ho visto perfettamente quell'individuo avvicinarsi agli agenti schierati all'ingresso. Quelli gli hanno chiesto di indietreggiare, lui ha fatto due passi indietro, poi ha ricominciato a camminare verso di loro. Aveva le mani alzate e nessun coltello. Ma la polizia ha aperto il fuoco uccidendolo con tre colpi".

Ci sarebbe anche un ferito - La stessa testimone racconta di aver visto un uomo colpito dai proiettili della polizia a un piede.

Tentato assalto mentre Hollande ricordava Charlie - Il presunto assalto al commissariato parigino è avvenuto nel momento in cui il presidente francese, François Hollande, parlava alle forze di sicurezza proprio in occasione del primo anniversario della strage di Charlie Hebdo.