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Papa in Egitto: "Viaggio di fratellanza e unità, no alla violenza in nome di Dio"

Il Pontefice è atterrato a Il Cairo tra imponenti misure di sicurezza. Lʼappello: "Bloccare denaro e armi per chi fomenta i conflitti"

Papa in Egitto:
ansa

Al via per papa Francesco la visita di due giorni in Egitto, tre settimane dopo i due attentati messi a segno contro le chiese copte egiziane la domenica delle Palme.

Il Pontefice è stato accolto dal premier Sherif Ismail. A seguire gli incontri con il presidente Abdel Fatah Al Sisi, l'imam sunnita di Al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, e il Papa copto Tawadros II. "E' un viaggio di unità e fratellanza", aveva detto ai giornalisti durante il volo.

Il Papa saluta in arabo, il Grande Imam: "L'Islam non è terrorismo" - "La violenza è la negazione di ogni autentica religiosità", ha detto papa Francesco alla Conferenza per la Pace organizzata a Il Cairo dall'Università di Al-Azhar, iniziando il suo discorso con il saluto in arabo "As-salamu 'alaykum" ("che la pace sia con voi"). E il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al Tayyib, ha affermato che "l'islam non è una religione del terrorismo" come non lo sono il cristianesimo e l'ebraismo.

Francesco: "Il terrorismo è falsificazione idolatrica di Dio" - "In quanto responsabili religiosi, siamo chiamati a smascherare la violenza che si traveste di presunta sacralità", ha aggiunto Bergoglio. "Siamo tenuti a denunciare le violazioni contro la dignità umana e contro i diritti umani, a portare alla luce i tentativi di giustificare ogni forma di odio in nome della religione e a condannarli come falsificazione idolatrica di Dio". "Solo la pace è santa - ha proseguito - e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome".

"No a ogni violenza in nome della religione" - Dal Pontefice poi un forte appello contro la violenza: "Ripetiamo un no forte e chiaro ad ogni forma di violenza, vendetta e odio commessi in nome della religione o in nome di Dio. Insieme affermiamo l'incompatibilità tra violenza e fede, tra credere e odiare. Insieme dichiariamo la sacralità di ogni vita umana contro qualsiasi forma di violenza fisica, sociale, educativa o psicologica".

"Bloccare denaro e armi per chi fomenta violenza" - "Per prevenire i conflitti ed edificare la pace - ha ribadito - è fondamentale adoperarsi per rimuovere le situazioni di povertà e di sfruttamento, dove gli estremismi più facilmente attecchiscono, e bloccare i flussi di denaro e di armi verso chi fomenta la violenza". "Solo rendendo trasparenti le torbide manovre che alimentano il cancro della guerra se ne possono prevenire le cause reali", ha aggiunto il Pontefice.

Papa a Tawadros: ci unisce sangue innocente cristiani - Il tema "dell'ecumenismo del sangue" è stato toccato da Francesco nell'incontro col papa copto Tawadros II. "Ancora recentemente, purtroppo, il sangue innocente di fedeli inermi è stato crudelmente versato - ha affermato -. Unico è il nostro martirologio, e le vostre sofferenze sono anche le nostre sofferenze, il loro sangue innocente ci unisce". "Rinforzati dalla loro testimonianza - ha aggiunto -, adoperiamoci per opporci alla violenza predicando e seminando il bene, facendo crescere la concordia e mantenendo l'unità".

Imponenti misure di sicurezza - Imponenti misure di sicurezza in Egitto per la visita del Papa, al suo 18esimo viaggio apostolico internazionale. Si temono nuovi attentati, dopo quello recente alle due chiese cristiano-copte, ma il Pontefice, come ha fatto in passato, anche negli spostamenti più a rischio come in Repubblica centrafricana, ha scelto di viaggiare nella capitale egiziana a bordo di una berlina non blindata. Vuole essere vicino al popolo egiziano.