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Berlino, 25 anni senza più barriere Pontefice: servono ponti e non muri

Il clou delle manifestazioni alla Porta di Brandeburgo, con il lancio degli 8mila palloni illuminati che da venerdì segnano il tracciato del Muro. La Merkel: "Caduta è un sogno diventato realtà"

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A Berlino si celebra il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro. Il clou delle manifestazioni è alla Porta di Brandeburgo, con il lancio di 8mila palloncini e Barenboim che ha diretto l'Inno alla gioia. Angela Merkel ricorda l'evento: "Caduta è un sogno diventato realtà". Ma l'ultimo leader dell'Urss, Michail Gorbaciov, accusa: "Il mondo è sull'orlo di una nuova guerra fredda". Mentre il Papa prega affinché si creino "ponti e non più barriere".

Berlino, 25 anni senza più barriere Pontefice: servono ponti e non muri

Le celebrazioni, iniziate due giorni fa nel Bundestag, sono proseguite nella giornata dell'anniversario, con una visita di Angela Merkel a un luogo simbolo della divisione della capitale nella guerra fredda: la Bernauer Strasse, luogo, oggi altamente simbolico, in cui i berlinesi dell'est, improvvisamente bloccati dalla costruzione del Muro, saltarono e si calarono dalle finestre, o attraversarono la barriera in corsa (come fece il celebre soldato Conrad Schimacher il 15 agosto 1961) per essere liberi.

La Merkel ha posto delle rose sul tratto di Muro ancora visibile, affermando: "Noi abbiamo la forza di volgere le cose al bene: questo è il messaggio del Muro di Berlino, questa città ha scritto la storia". E l'oratore che ha aperto il momento commemorativo, Erhart Neubert, ha sottolineato come "nuovi problemi in Europa fanno tornare indietro al contesto di allora, ma cose del genere non hanno futuro. Da qui oggi arriva un momento di speranza" .

La cancelliera ha preso parte nel pomeriggio a un Festakt alla Konzerthaus di Gendarmenmarkt, dove ha parlato anche il presidente del parlamento europeo Martin Shulz. Presente anche il presidente Joachim Gauck. Momento cruciale delle celebrazioni è la grande festa alla Porta di Brandeburgo. Qui, dopo il lancio degli 8mila palloni illuminati da venerdì sul tracciato del Muro, Daniel Barenboim ha diretto l'ultimo movimento della Nona sinfonia di Beethoven, con il celebre Inno alla Gioia.