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Obamacare resiste, Trump non avrà voti per sostituire riforma sanità

Lo Speaker della Camera, Paul Ryan, ha informato il presidente che ha detto: si va avanti lo stesso

Lo speaker della Camera, Paul Ryan, si è recato alla Casa Bianca per comunicare al presidente Donald Trump che tra i repubblicani non ci sono i voti sufficienti a varare la nuova riforma sanitaria e per chiedergli se continuare con la votazione.

Ma nonostante i presupposti non favorevoli l'amministrazione Trump è positiva e crede che i "Sì" si stiano avvicinando "sempre di più" al numero perfetto per permettere l'approvazione del disegno di legge. Il voto per il provvedimento che dovrebbe abolire e sostituire l'Obamacare è previsto per le ore 20,30 italiane (15,30 locali).

La riforma sanitaria messa a punto dal Grand Old Party dovrebbe abolire la riforma sanitaria firmata sette anni fa dall'ex presidente Barack Obama. Per rimpiazzare l'Obamacare il tycoon "ha fatto il possibile: nulla è stato lasciato intentato ma non si può forzare il voto. Non è una dittatura", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, facendo capire che l'amministrazione Trump accetterà in ogni caso il voto della maggioranza.

La Casa Bianca, comunque, esclude che da un eventuale fallimento della riforma sanitaria possano derivare conseguenze negative sulla riforma fiscale: "Non si possono legare insieme", è la sentenza di Spicer. Trump nella notte aveva dato un ultimatum ai repubblicani propensi a votare "No" (34, secondo il sito "The Hill", mentre per l'approvazione del ddl non dovrebbero essere più di 21) e in mattinata aveva incitato il partito dicendo su Twitter: "Dopo sette anni orribili di Obamacare...Oggi è finalmente la nostra occasione per un grande piano".