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Obama: "Scendo in politica, ma per poco" Lettera del 95 scritta al fratello keniota

Il presidente Usa non aveva nessuna intenzione di rimanere al Congresso per molto: queste le sue confidenze scritte in una missiva poi rivenduta per dispetto

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dal-web

Non aveva una grande vocazione politica e soprattutto nessuna voglia di restare al Congresso per molto. Queste le confidenze di Barack Obama scritte in una lettera del 95 a Malik Abongo Obama, fratellastro keniota del presidente americano. Stando al New York Post il testo, in originale, è stata venduto quasi per dispetto, visto che tra i due non ci sono più buoni rapporti. La lettera è scritta con inchiostro blu su un foglio giallo paglierino tipico della carta usata negli studi legali Usa per i blocchi di appunti. E' datata 23 luglio 1995, prima dell'inizio della carriera politica di Barack come Senatore del congresso locale dell'Illinois. In questa circostanza Obama scrive di "aver accettato la proposta di alcuni colleghi (di correre per la carica, ndr) per affrontare attraverso la politica alcuni seri problemi dei neri". La lettera rivela anche come detestasse gli impegni pubblici legati al fare campagna elettorale: "Ovviamente (questo impegno) prevede di fare un sacco di campagna e andare ad incontri e cose di questo tipo cose che non trovo così attraenti. In ogni caso - aggiunse - sarà solo un lavoro part time perché voglio continuare il mio lavoro da avvocato". Evidentemente nel corso degli anni l'inquilino della Casa Bianca deve averci preso gusto.