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Nigeria al voto, Boko Haram attaccaDecapitate con motosega 23 persone

Circa 70 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne nel Paese più popoloso dellʼAfrica (170 milioni di abitanti). In migliaia denunciano brogli

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-afp

Sale il bilancio delle vittime degli attentati di Boko Haram in Nigeria contro i seggi delle elezioni presidenziali e politiche. Nel Nordest del Paese, roccaforte dei fondamentalisti islamici, i morti in cinque attacchi distinti sono saliti a 41. A centinaia di persone è stato impedito di votare, sotto la minaccia delle armi. Due autobomba sono esplose vicino ai seggi nel Sudest, ma senza provocare feriti.

Nigeria al voto, Boko Haram attaccaDecapitate con motosega 23 persone

In precedenza 23 persone sono state decapitate con una motosega nella notte tra venerdì e sabato nel villaggio di Buratai, a circa 200 chilometri da Maiduguri, capitale dello Stato del Borno.

Il ministero della Difesa nigeriano aveva annunciato di aver distrutto i centri di comando di Boko Haram a Gwoza, sempre nel nordest, uccidendo "diversi terroristi del Califfato" e catturandone molti altri. Ma il gruppo jihadista è riuscito comunque a dare seguito alle minacce del suo leader che a febbraio aveva avvertito in un video su Twitter: le elezioni "non si svolgeranno in un clima pacifico, anche se ciò dovesse costarci la vita".

La violenza jiahdista dovrà essere la priorità della prossima presidenza nigeriana per la quale si sfidano il capo di Stato uscente, il cristiano Goodluck Jonathan del People's Democratic Party, e Muhammadu Buhari, generale musulmano ed ex dittatore.

Proprio in nome della sicurezza le elezioni inizialmente previste per il 14 febbraio erano state rinviate, a una settimana dal voto, al 28 marzo. Circa 70 milioni di cittadini sono stati chiamati alle urne nel Paese più popoloso dell'Africa (170 milioni di abitanti), con un nuovo sistema di identificazione degli elettori, che include le carte biometriche. Ma in alcune aree della Nigeria, compresa Lagos, "problemi tecnici" nel sistema di riconoscimento dei votanti hanno impedito il normale avvio delle operazioni di voto che sono state rinviate a domani dalla Commissione elettorale. Nei giorni scorsi Jonathan e Buhari hanno siglato un accordo assicurando che rispetteranno il risultato del voto, a patto che si svolga senza brogli, per evitare le violenze seguite alle elezioni del 2011.

Migliaia in piazza per denunciare brogli - Migliaia di nigeriani sono scesi nelle strade a Port Harcourt, centro petrolifero nel sud della Nigeria, per protestare contro la presunta ucccisione di attivisti e per denunciare brogli durante la seconda giornata elettorale per le presidenziali e le legislative. La polizia in tenuta antisommossa e con blindati sta presidiando in forze la città.