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Migranti, Parigi e Berlino contro Londra La Ue: "Sanzioni a chi rifiuta i profughi"

LʼUngheria attacca la Germania. La situazione non sembra calmarsi a Budapest dove i profughi hanno preso dʼassalto i treni. La Gran Bretagna accoglierà migliaia di siriani in più. In Repubblica Ceca stop agli immigrati "marchiati"

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Ancora un assalto dei migranti ai treni nella stazione di Budapest dove migliaia di profughi attendono di partire verso la Germania. Il premier ungherese intanto critica l'Ue che è "incapace" e attacca Berlino, che replica. La cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande contro il premier britannico Cameron: "Sì al meccanismo permanente e obbligatorio" di quote per i migranti. La Commissione Ue avverte: "Sanzioni a chi li rifiuta".

Migranti, Parigi e Berlino contro Londra La Ue: "Sanzioni a chi rifiuta i profughi"

Iniziativa Hollande-Merkel per l'accoglienza - Francois Hollande e Angela Merkel "hanno deciso di trasmettere fin da subito proposte comuni per organizzare l'accoglienza di rifugiati e una ripartizione equa in Europa". Lo ha reso noto l'Eliseo dopo che il presidente francese e la cancelliera tedesca si sono sentiti al telefono per discutere sulla gestione dell'emergenza migranti.

"Quote Ue permanenti e obbligatorie" - Hollande e Merkel hanno proposto all'Europa un "meccanismo permanente e obbligatorio" di quote per i migranti. Lo ha detto il presidente francese parlando con i giornalisti del suo colloquio telefonico con la cancelliera tedesca.

Ue: "Sanzioni a chi rifiuta i migranti" -
Nell'elaborare la proposta per un meccanismo di ricollocamenti intra-Ue permanente, da attivare in situazioni di crisi, secondo quote obbligatorie, la Commissione Ue sta ragionando sulla possibilità di prevedere l'opt-out per i Paesi che non vogliono partecipare, ma accompagnato da sanzioni. Lo riferiscono fonti europee che parlano di una proposta di 120mila ricollocamenti in aggiunta ai 40mila già pianificati per Italia e Grecia.

Cameron: "Colpa di Assad e Isis" - I maggiori responsabili dell'emergenza migranti sono "il presidente siriano Assad, i macellai dell'Isis e le bande criminali che trafficano esseri umani". Lo ha affermato il premier britannico David Cameron respingendo le critiche secondo cui il suo governo non sta facendo abbastanza per accogliere i rifugiati arrivati dalla Siria e da altri Paesi. "La soluzione - avverte - non è accogliere più profughi, ma risolvere i problemi in Libia e Siria". Il primo ministro inglese ha inoltre assicurato che la Gran Bretagna accoglierà migliaia di profughi siriani in più, direttamente dai campi profughi dell'Onu.

Renzi: "Emergenza continuerà, serve l'intervento dell'Ue"
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Quella dell'immigrazione "non è solo un'emergenza, continuerà a lungo. Serviranno mesi e richiede un approccio europeo". Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi in una conferenza stampa con il premier maltese Joseph Muscat a Firenze. Renzi ha poi parlato del bimbo siriano morto la cui foto shock ha scosso il mondo: "Le immagini che vediamo stringono il cuore e strapazzano l'anima. Lo dico da padre. L'Europa non può perdere la faccia".

"Bisogna salvare tutti" -
"Bisogna recuperare un ideale europeo che non è quello dell'accogliere tutti indiscriminatamente, perché non è possibile, ma del tentare di salvare tutti, e questo è un dovere". Matteo Renzi lo ha detto in una conferenza stampa a Firenze. "L'Europa - ha aggiunto - non può essere solo regole e astratte discussioni burocratiche. L'Europa è in quel Tir di Vienna, nelle stive delle navi, negli occhi delle persone che vogliono raggiungerla".

Budapest, profughi assaltano convogli -
Caos alla stazione di Budapest, dove, nonostante il blocco dei convogli verso l'Europa occidentale da parte delle ferrovie, centinaia di profughi questa mattina si sono riversati in un treno, destinato a una linea interna, diretto verso la frontiera ovest, a Sopron. Molti si sono aggrappati alle porte dei vagoni non potendo entrare, e invaso anche la banchina lungo il treno che è partito con molto tempo di ritardo. I migranti dicono ai giornalisti che raggiungeranno la Germania. La polizia si trova a bordo e farà scendere a ogni stazione tutti i profughi senza permesso.

L'Ungheria accusa di nuovo la Germania -
La responsabilità dei tumulti di oggi alla stazione Keleti di Budapest è della Germania. Ad accusare Berlino è il vicepremier ungherese Janos Lazar, il quale sottolinea anche che il suo Paese si atterrà alle regole di Schengen e di Dublino. Budapest intende registrare tutti quelli che hanno varcato il confine e avviare la procedura d'asilo per coloro a cui spetta il riconoscimento di questo diritto.

La Merkel risponde: "La Germania fa quello che deve" -
"La Germania fa ciò che è moralmente e giuridicamente dovuto. Né di più, né di meno". Lo ha detto Angela Merkel replicando, da Berna, alle accuse dell'Ungheria sulla gestione delle politiche sui profughi.

Orban attacca la Ue: "Incapace, è un problema tedesco" - Sul tema dell'immigrazione "i leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado di gestire la situazione". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban dopo aver incontrato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. "Il problema non è europeo, è un problema tedesco. Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia", ha poi aggiunto.

"Ungheria sta difendendo l'Europa" - "La difesa dei confini esterni non è una scelta ma è previsto dalla legge. Noi stiamo difendendo il trattato di Schengen. Stiamo difendendo l'Europa", ha poi dichiarato. "Sono qui per dare voce alla paura dei cittadini europei che non sono soddisfatti dei loro leader".

"Dal 15/9 controllo frontiere" - Col voto in Parlamento a Budapest Orban conta, "a partire dal 15 settembre, passo dopo passo, di riprendere il controllo delle frontiere". "Ora c'è una settimana in cui informeremo tutti sulle nuove regole e dopo - avverte - le metteremo in pratica".

Cagliari, sbarcati 781 profughi - E' approdata al molo Rinascita di Cagliari alle 8 la nave mercantile norvegese Siem Pilot con a bordo 781 profughi soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste libiche. A bordo ci sono anche i cadaveri di quattro donne e due uomini. La Prefettura ha allestito le tende per l'accoglienza, le visite mediche e le operazioni di identificazione. Alle 9 sono iniziate le operazioni di sbarco. La prima a scendere una donna incinta a cui si sono rotte le acqua a bordo della nave, poi altre profughe ferite lievemente.

Malesia, affonda barca - Tragedia a largo della Malesia dove un barcone con a bordo 70 immigrati indonesiani è affondato provocando la morte di almeno 14 persone. Al momento i sopravvissuti tratti in salvo dai pescatori locali sono 13.

Repubblica Ceca: "Identificazione con una fascia al polso"
- Dopo che mercoledì ha fatto scalpore la notizia sul metodo di identificazione da parte degli agenti della Repubblica Ceca, il portavoce della polizia ha reso noto che ora verrà effettuata attraverso delle fasce ai polsi dei migranti su cui verranno scritti i numeri. Nel comunicato si precisa che "la pratica di marchiare, adottata in una situazione caotica, serviva a evitare che i bambini fossero separati dalle madri".

Tusk: "Ridistribuire almeno 100mila profughi" - "Una giusta ridistribuzione di 100mila profughi è ciò di cui abbiamo bisogno" in Europa, affinché "solidarietà non suoni come un vuoto slogan". Così il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk durante un incontro col premier ungherese Viktor Orban.

Grecia, 751 migranti salvati in 24 ore - La Guardia Costiera greca ha tratto in salvo 751 migranti e rifugiati che nelle ultime 24 ore cercavano di raggiungere clandestinamente le spiagge greche dalla vicina costa turca.

Atene: più di 230mila arrivi nel 2015 Più di 230mila migranti sono arrivati in Grecia nei primi otto mesi del 2015. La maggior parte dal mare. Lo afferma il governo greco.

Erdogan: "Europa ha trasformato il Mediterraneo in una tomba" - "I Paesi europei che hanno trasformato il mar Mediterraneo, la culla di una delle civiltà più antiche del mondo, in una tomba, hanno una parte di colpa della morte di ogni singolo rifugiato". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.