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Migranti e flessibilità, è ancora scontro tra l'Europa e Matteo Renzi

Il premier italiano lamenta la mancanza di interventi da parte della Ue a sostegno anche dellʼemergenza migranti in Italia. Ma Moscovici contrattacca: "lʼItalia ha già avuto più flessibilità di altri"

Migranti e flessibilità, è ancora scontro tra l'Europa e Matteo Renzi - foto 1
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Matteo Renzi parla di emergenza migranti e di Europa al parlamento ghanese, nella seconda tappa del viaggio in Africa.

E dice: "Per risolvere il problema dell'immigrazione serve una strategia di lungo periodo, non polemicucce da quattro soldi". E ribadisce che "è finito il tempo in cui l'Europa ci dice cosa dobbiamo fare". Ma Il commissario Ue all'economia Pierre Moscovici replica: "No a nuove flessibilità, l'Italia ne ha già più di altri".

Migranti e flessibilità, è ancora scontro tra lʼEuropa e Matteo Renzi

E aggiunge: "Noi come Italia siamo impegnati, Eni ha firmato qui dei contratti, l'agroalimentare può espandersi in queste terre. Occorre avere però un disegno strategico, vediamo se riusciamo a portare a casa qualche risultato concreto nel campo dell'energia e dell'agroalimentare. L'Italia l'ha fatto. E anche nel campo politico. L'Ue se ne deve rendere conto".

Continua lo scontro tra Renzi e la Ue su flessibilità e migranti - La tirata di Renzi contro la Ue arriva dopo l'ennesimo scontro Italia-Europa su flessibilità e migranti. Il presidente della Commissione Jean Claude Juncker lunedì ha infatti confermato al premier italiano che i contributi per la Turchia non saranno contati nel deficit, ma Bruxelles ha al momento rimandato qualsiasi risposta sulla flessibilità per tutte le spese sostenute dall'Italia per i migranti.

Renzi, dopo l'annuncio della Ue, ha fatto sapere che saranno sbloccati i fondi per la Turchia, ma ha anche sottolineato: "Noi pensiamo che tutti i migranti siano uguali'', riferendosi ai mancati interventi dell'Europa per l'Italia.

Weber: "Nessun ulteriore margine flessibilità" - Una risposta a Renzi arriva invece dal presidente dei deputati europei del Ppe, Manfred Weber: "La Commissione europea negli ultimi anni ha dato massima flessibilità. Ma ora anche i commissari socialisti, penso a Moscovici, constatano che non ci sono più ulteriori margini per maggiore flessibilità", ha detto riferendosi alla posizione italiana. "Sarebbe auspicabile da parte di tutti - ha quindi aggiunto - prendere coscienza dello stato dei fatti. Juncker ha inviato una lettera a Renzi per ricordagli gli obblighi europei: spero che sia arrivata a destinazione".

Weber contro Renzi - Non è la prima volta che Weber critica apertamente l'operato del premier italiano. Intervenendo alla plenaria dell'Europarlamento, il numero uno del gruppo Ppe ha detto che Matteo Renzi "sta mettendo a repentaglio la credibilità dell'Unione europea a vantaggio del populismo". Il politico tedesco è il numero due della Csu, partito federato con la Cdu di Angela Merkel ed è ritenuto il "braccio destro" della cancelliera al Parlamento europeo.

Moscovici: "L'Italia ha già più flessibilità di altri" - E il Commissario Ue all'Economia, Pierre Moscovici, non usa giri di parole spiegando che "c'è una cosa che non capisco: il perché sui dossier di bilancio siamo in una controversia con il governo italiano, quando l'Italia è già il paese che beneficia di più flessibilità, rispetto al resto della Ue. Poi la discussione proseguirà, ma non si può senza sosta aprirne di nuove, di discussioni sulle flessibilità".