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Migranti, Alfano: "Non sarà edificato alcun muro al Brennero"

Concluso il vertice con il suo omologo austriaco, il ministro dellʼInterno spiega: "Più controlli ma niente agenti austriaci su suolo italiano. La circolazione deve essere libera e sicura"

"Il ministro austriaco ci ha detto che nessun muro sarà edificato al Brennero.

La barriera sarebbe un danno per entrambi i Paesi". Lo ha detto Angelino Alfano al termine del vertice con il ministro dell'Interno austriaco, Volfgang Sobotka. "Rafforzeremo la presenza delle nostre forze dell'ordine - ha aggiunto Alfano -. Abbiamo però ribadito la nostra contrarietà ai controlli della polizia austriaca sui nostri treni e sul nostro territorio".

Sobotka conferma: "Solo più controlli se necessario" - "Non ci sarà nessun muro, come è stato detto erroneamente, non sarà una barriera". Il ministro dell'Interno dell'Austria, Wolfang Sobotka, ha quindi confermato le parole di Alfano. "Se, e solo se, sarà necessario, faremo più controlli rallentando il traffico" in entrata dall'Italia all'Austria. "Una volta che sarà ratificato il nuovo accordo di polizia, potremmo fare dei controlli in comune: già ora ci sono delle pattuglie trilaterali tra Austria, Italia e Germania", ha aggiunto.

A Renzi: "Vienna rispetta le regole europee" - Sobotka ha poi risposto al premier Matteo Renzi che ha accusato Vienna di violare le regole europee istituendo una serie di controlli al Brennero. "L'Austria non fa nulla contro il diritto europeo. Rispetta la convenzione di Ginevra e ha appena varato una legge sull'asilo. Ci muoviamo sempre in base al diritto europeo e ci auguriamo che lo stesso facciano tutti, vogliamo la solidarietà di tutti", ha sottolineato.

Alfano: "Evitate una crisi e la chiusura del Brennero" - "Abbiamo evitato fino a ora una crisi e la chiusura del Brennero", ha detto ancora il titolare del Viminale. "E' definitivo? Bisogna lavorarci sopra. Da parte nostra dobbiamo evitare che ci sia un transito e da parte austriaca essere ragionevoli per evitare quel blocco che farebbe un enorme danno al turismo di entrambi i Paesi, all'import-export e al transito per ragioni di lavoro", ha proseguito.

"L'Italia non si farà spaventare da un gabbiotto" - Alfano ha anche spiegato i motivi del piano austriaco di creazione di una sorta di "recinto", presentato nelle scorse ore: "Ci sono e ci saranno ancora attività preparatorie nel caso in cui un flusso straordinario dovesse arrivare in Austria. Ma l'Italia non si farà spaventare da un gabbiotto e dimostreremo che sono soldi sprecati".

"Vienna sostiene il migration compact" - Vienna e Roma sono inoltre dalla stessa parte, secondo quanto affermato da Alfano, riguardo al come affrontare l'emergenza immigrazione: "L'Austria sostiene il piano italiano sulle migrazioni. La nostra strategia prevede il migration compact e abbiamo ottenuto l'ok sul nostro pacchetto".

"Contatto quotidiano tra forze dell'ordine" - "Abbiamo firmato nel 2014 un accordo di polizia con l'Austria per rafforzare la cooperazione - ha aggiunto ancora Alfano -. In più stabiliremo un contatto quotidiano tra il prefetto Pinto e un uomo della polizia austriaca in modo che non nascano più equivoci sui numeri".

E a proposito di numeri, Alfano ha chiarito le dimensioni del fenomento: "Non prevediamo il rischio di grandi afflussi di migranti alla barriera del Brennero e questo non sulla base di una teoria astratta, ma sui numeri. A oggi infatti sono 2.722 i migranti da noi fermati in Italia provenienti dall'Austria, più di quelli quelli che hanno fatto il tragitto inverso".