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Messico, Shia LaBeouf rilancia il progetto d'arte contro Trump

La performance al Museum of the Moving Image di New York doveva essere una protesta politica contro l'attuale presidente ma è stata chiusa il 10 febbraio e l'artista ideatore è stato arrestato

Il 10 febbraio l'istallazione d'arte HEWILLNOTDIVIDE.US  nel Museum of the Moving Image a New York  è stata chiusa.

Ma gli artisti LaBeouf, Rönkkö & Turner rilanceranno il progetto al "El Rey Theater" di Albuquerque, Messico. Il motivo? La mancanza di sostegno del museo, compromesso politicamente e dunque non disposto a sostenere LaBeouf e i suoi collaboratori nella protesta contro il presidente degli Stati Uniti.

“Siamo stati informati della capitolazione della mostra da una mail dell'avvocato rappresentante del museo, Brendan O'Rourke, che rappresenta anche l'attuale presidente”, ha detto LaBeouf. E mentre il mondo dell'arte è in rivolta, LaBeouf è stato arrestato con l'accusa di aggressione e molestie nei confronti di un passante che aveva gridato “Hitler non ha fatto nulla di male”.

La performance era cominciata durante l'Inauguration Day. Il giorno prima Trump aveva riservato un'altra doccia fredda al mondo della cultura, annunciando che con il suo team stava seriamente valutando di eliminare il National Endowment for the Arts (NEA) e il corrispettivo per le Humanities (NEH), come parte del piano per tagliare le spese del governo americano. Una possibilità che non è piaciuta a tutti coloro che amano la cultura o quantomeno ne riconoscono l'importanza.