Media: frode da 55 miliardi a Stati Ue sui dividendi delle banche
Lʼinchiesta, denominata "CumEx Files", svela il meccanismo alla base di quella che sembrerebbe una enorme evasione fiscale
Diversi Stati europei avrebbero perso 55 miliardi di euro in 15 anni a causa di una frode organizzata da una rete finanziaria con ramificazioni in tutto il mondo.
A rivelarlo è un'inchiesta di 18 media del Vecchio Continente sulla base di un'indagine della magistratura in Germania e Danimarca. Il meccanismo della frode girerebbe attorno alla riscossione di dividendi di grandi banche, attraverso un "traffico" di azioni per non pagare le imposte.
Denominata "CumEx Files", l'inchiesta spiega il meccanismo alla base di questa presunta frode: gli Stati impongono una tassa dal 15 al 30% ogni volta che un'impresa distribuisce dei dividendi ma alcuni azionisti stranieri possono godere di rimborsi sanciti da convenzioni tra più Paesi.
Secondo quanto viene riportato dai 18 media, sarebbe stata orchestrata una enorme evasione fiscale che avrebbe giocato sui dividendi e che avrebbe fatto leva su un traffico sofisticato di azioni attraverso il trasferimento, "a tempi record", di queste tra diversi proprietari esteri in modo che gli Stati europei non riuscissero a individuare i veri detentori e rimborsassero più volte le tasse sugli stessi dividendi.